Lamborghini Zagato L147, nessuno l’aveva mai vista

Nessuno ha mai visto, pubblicata su una rivista oppure in Tv, la Lamborghini Zagato L147. Una supercar nata nel 1966 dopo un incontro al salone di Ginevra fra Michael Kimberly, presidente Lamborghini, e Andrea Zagato. Era stata realizzata ma era  rimasta lì, nell’Atelier di Terrazzano di Rho a causa delle vicissitudini della marca italiana di supercar.

Kimberly, ex Lotus, divenne Presidente della Lamborghini – racconta Andrea Zagato – venne da me e mi chiese se poteva interessarmi lavorare per loro nel rinnovamento della gamma. Era il 1995 e la nostra azienda gravitava parecchio sulle marche inglesi: Aston Martin, MG, Jaguar, Lotus. Avevamo realizzato una berlina che andò al Salone di Ginevra, acclamata come la più bella concept car del salone. E facemmo anche un’interpretazione della Diablo che chiamammo SuperDiablo. Il tetto della Murcielago e la meccanica Diablo. E radiatori sulla coda”.

La L 147 ha una linea aggressiva dettata da elementi funzionali, tipici dell’approccio e della filosofia Zagato. In particolare, il limite degli ingombri e della posizione dei radiatori posteriori, portò l’intero design della vettura a confluire nelle due grandi prese d’aria sulla coda.

Come in diverse circostanze, non potendo mascherare bocche il cui diametro importante doveva assicurare la portata d’aria necessaria al potente 12 cilindri, si decise di enfatizzarle con un design che richiamasse i jet militari a reazione.

Quella L147 stava per essere messa in produzione proprio quando la Lamborghini stava passando all’Audi, cosicché rimase in uno stadio intermedio. E quando l’Audi arrivò i programmi che riguardavano la Lamborghini Zagato vennero cancellati.

“Fatto sta – continua Andrea Zagato –  che le foto di quella macchina non vennero mai pubblicate, nessuno l’ha mai vista. Avevamo un prototipo e l’abbiamo restaurato“.
Un mese fa, su Internet, apparve un’ immagine della L147, quella del museo Lamborghini che, però, non era mai stata finita.

E si vede, giacché fra le due “gemelle” quella che sta all’Atelier Zagato è sicuramente molto, ma molto più bella. Perché l’altra sembra messa un po’ insieme.

La L147 nacque dalla scansione di una Diablo e dalla relativa “nuvola di punti” che fu modellata in classe A da Zagato. Dse pensiamo che ciò accadde nel 1995, fu di sicuro un processo pioneristico.

Infatti, Zagato aveva già messo a punto tali tecnologie di sviluppo CAD-CAM, e conseguente fresatura a controllo numerico, con le Alfa Romeo S.Z. e R.Z. del 1989-1993.

Oggi la L 147 è un ambitissimo oggetto di collezioniamo, sia per la confidenzialità del suo percorso, ancora ad oggi a tratti misterioso, sia per i contenuti di forma e fuzione, sicuramente innvioativi se comparati al periodo di concepimento.

Andrea Gavioli