Aggressione e stupro a Tor Marancia

Cinque immigrati sono stati aggrediti la notte scorsa da un gruppo di sei persone probabilmente originari dell’Est Europa, nel parco di Tor Marancia nella zona di Piazza Lorenzo Lotto, a Roma. I cinque sono stati aggrediti a colpi di bastone e spranghe, mentre trascorrevano la notte nel parco dove avevano montato una tenda.

Una polacca di 55 anni ha poi denunciato ai Carabinieri di essere stata anche violentata dagli aggressori ed è stata medicata nell’ospedale Sant’Eugenio. Secondo quanto riferito dai Carabinieri della Stazione di San Sebastiano, gli aggressori hanno poi portato via gli effetti personali degli immigrati, i telefonini cellulari, le scarpe e 70 euro. Le indagini sono state affidate ai Carabinieri del nucleo operativo della Compagnia Eur.

Dario Rossin, capogruppo Pdl del Comune di Roma, ha dichiarato: “Esprimendo solidarietà alle vittime dell’aggressione del parco di Tor Marancia e in particolare alla donna di origine polacca che ha denunciato abusi, quanto accaduto la scorsa notte fa sorgere una riflessione su come alcuni luoghi scelti da quanti vivono ai margini possano sfortunatamente diventare anche teatro di episodi di cronaca. Quando asseriamo che coniugare rispetto delle regole e integrazione sia la sola via percorribile nei delicati meccanismi della legalità, infatti, lo facciamo con cognizione di causa. Questo perché riteniamo che accoglienza e sicurezza siano due facce della stessa medaglia, e che l’una non possa prescindere dall’altra. Il nostro impegno, infatti, è volto a tutelare sia la collettività cittadina, sia chi nel rispetto delle regole sceglie di vivere nella nostra città. Coloro che come Foschi, invece, cercano di strumentalizzare un episodio di cronaca per attaccare l’amministrazione Alemanno, non hanno ben compreso il fallimento delle politiche del buonismo a tutti i costi che hanno caratterizzato in passato la nostra città. Gli esponenti della sinistra dovrebbero riflettere sul disastro totale di certe scelte in tema di legalità e integrazione, evitando speculazioni irricevibili e davvero fuori luogo”.

Stefano Bernardi