Si è attestato al 5,2% il dato sul rapporto tra il deficit e il Pil nel 2009. La statistica, resa nota ieri dall’Istat, è la più preoccupante dal 1996. In realtà il dato comunicato il primo marzo era addirittura peggiore (5,3%), ma è stato rivisto per l’effetto delle operazioni di swap. Nella sostanza però il contenuto non cambia, se pensiamo ad esempio che, un anno fa, si parlava di 2,7% relativamente al 2008.
Calo in particolare alla voce “entrate”, che segna un -2%, con un calo dell’1,2% nel quarto trimestre, e avanzo primario a -0,6%, primo dato negativo dal 1991 (un anno fa cresceva del 2,5%). Calano le entrate, ma contemporaneamente aumentano le spese. 3% nel 2009, 2,5% nel 2008, l’ultimo biennio è stato caratterizzato da uscite in crescita. Per quanto riguarda l’ultimo trimestre i dati rispecchiano l’influsso della manovra sullo scudo fiscale, relativamente alla regolarizzazione o rimpatrio delle attività all’estero.
Alberto Martinelli