Una nave italiana, la Ital Garland, è stata attaccata ieri mattina da due barchini di pirati a 300 miglia dalle coste di Oman, nel golfo di Aden. L’imbarcazione, una portacointener di proprietà della compagnia Italia Marittima di Trieste, è stata raggiunta da alcune raffiche di mitra e colpi di bazooka, ma è fortunatamente riuscita a sfuggire all’attentato.
Grazie al tempestivo contatto stabilito con la centrale operativa della Guardia costiera, infatti, la Ital Garland è riuscita a mettere in atto i suggerimenti necessari per scongiurare il peggio, aumentando la velocità e procedendo a zig zag. Le manovre d’emergenza messe in opera hanno indotto i “briganti” del mare a desistere dal loro attacco.
I colpi esplosi dagli 8 pirati distribuiti nella due imbarcazioni lunghe circa 10 metri hanno raggiunto le fiancate della portaconteiner e danneggiato alcune apparecchiature di bordo, ma non hanno fortunatamente ferito alcuno delle 22 persone (tra cui 9 italiane) presenti sulla Ital Garland.
La nave italiana, 270 metri di lunghezza per 46mila tonnellate di stazza, era in navigazione dal porto malese di Danjung e quello di Aden. Dopo l’attacco dei predatori, l’imbarcazione della compagnia marittima di Trieste ha contattato, oltre alla guarda costiera, anche altre unità militari presenti in zona, tra le quali la Etna della Marina Militare italiana che, trovandosi a 300 miglia di distanza, si è subito mossa per raggiungere la nave attaccata.
Nessun commento all’incidente è giunto dalla sede triestina di Italia Marittima. “Sappiamo solo – ha concesso la segretaria del presidente Pier Luigi Maneschi – che tutto è andato per il meglio e che non ci sarebbero feriti. Di più non posso dire”.
Maria Saporito