
La neo-eletta governatrice del Lazio Renata Polverini non perde tempo, e in preda ai “furori” dei primi giorni post-elezioni dispensa grandi promesse a destra e a manca. Giunta sull’isola di Ponza nella giornata di ieri, la Polverini ha parlato – e straparlato – del turismo nel Lazio, all’interno di un incontro con i cittadini.
“Nel mio programma c’è l’idea che il turismo debba diventare la prima industria della regione. – ha affermato la Polverini – Possiamo creare occupazione trasformando le nostre bellezze in un fattore occupazionale che varrà anche per i vostri figli”. Parole di per sé ineccepibili, se si considera il notevole patrimonio storico e paesaggistico (tra l’altro incredibilmente vario) che il Lazio può vantare. Parole un pò meno sensate se si considera come i predecessori di centro-destra della Polverini (su tutti Francesco Storace) abbiano fatto ben poco per il turismo, concentrandosi molto di più su altri ambiti. Soprattutto la Sanità, settore in cui ora il Lazio vanta uno dei deficit più alti d’Italia.
“Ci sono degli impegni sui temi della balneabilità – ha poi agginto la Polverini – e della portualità: abbiamo 360 chilometri di coste e non è possibile che negli anni passati non se ne sia parlato”. Secondo la neo-eletta governatrice per il turismo non è necessario solo intervenire sulle infrastrutture, ma anche “incentivare, per esempio, percorsi enogastronomici e artigianali, con un brand del Lazio da promuovere nel mondo. Dopo l’insediamento formeremo una squadra di persone che sapranno interpretare la nostra vocazione”.
La Polverini si è poi rivolta direttamente al popolo di Ponza, affermando che “l’isola era la perla della regione Lazio e sono convinta che tornerà ad esserlo”. Ha poi aggiunto che “Le isole delle altre regioni sono più famose di questa, ma credo che qui ci siano posti che andrebbero conosciuti in tutto il mondo”.
Conosciuti da chi? In teoria da tutti, viste le enormi preziosità nascoste nelle grotte “colorate” di Ponza, nelle sue spiaggie vulcaniche e non, nella flora e la fauna uniche in Europa della vicina Palmarola. In pratica da pochi, visti i prezzi proibitivi che i commercianti e le varie amministrazioni impongono ai coraggiosi che volessero arrischiarsi. Si vedano le politiche per i parcheggi a Sperlonga di Armandi Cusani – ex-sindaco e ora presidente della provincia di Latina – i cui prezzi risultano proibitivi e sono orientate ad un turismo assolutamente di “elite”.
Ad ogni modo resta speranza di tutti che le parole della Polverini non restino il solito proclama post-elettorale: la mancata valorizzazione delle potenzialità turistiche è un problema endemico e irrisolto del nostro paese, sebbene rappresenti la più logica e intelligente risposta alla crisi economica che ha investito quasi tutti gli altri ambiti. Forse conviene credere alla Polverini: nel giorno di Pasqua, in fondo, sperare non costa nulla.
Roberto Del Bove