Calderoli: La Lega alla festa per l’Unità d’Italia? Vedremo

Come da tradizione, la sua partecipazione televisiva non è rimasta inosservata. E non ha deluso il pubblico della trasmissione “In mezz’ora” di Lucia Annunziata, andata in onda ieri pomeriggio, per concedere spazio al “Calderoli pensiero”. Il ministro della Lega ha così posto il sigillo su alcune dichiarazioni destinate a sollevare grandi polemiche; a  partire da quella sulla dubbia partecipazione del Carroccio alla cerimonia – prevista per  il 5 maggio – per la celebrazione del 150° anno dell’unità d’Italia.

“Non lo so, vedremo – ha temporeggiato il ministro per la Semplificazione legislativa – Ma penso che la miglior risposta sia realizzare l‘unità d’Italia attraverso il federalismo. E’ inutile parlare di un totem sapendo che ci sono differenze nel Paese. La celebrazione in se stessa ha poco senso – ha insistito Calderoli – trovo che sia meglio dare soluzioni, sollevare la bandiera non basta“.

Una dichiarazione “rumorosa”, recepita da molti esponenti dell’opposizione come la prova tangibile dell’impossibilità di coniugare il suo ruolo istituzionale di ministro con quello di convinto sostenitore della causa secessio-federalista. “Le dichiarazioni di Calderoli – ha commentato Matteo Orfini, responsabile Cultura del Pd – sono sconcertanti, ma purtroppo non originali perché ormai è diventata una triste abitudine che i ministri della Lega esternino contro la Costituzione e l’unità d’Italia“.

“Se vuole essere credibile – ha polemizzato il portavoce dell’Idv, Leoluca Orlando, riferendosi a Calderoli – provi a colpire i ladroni della sua coalizione, a Roma come nelle realtà locali”. Indispettito dalle parole del ministro, anche il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa: “Se quel federalismo che il governo sta varando – ha detto – e al quale solo l’Udc ha avuto la coerenza di opporsi, seguirà la linea oggi chiaramente espressa dal ministro Calderoli, sarà sicuramente più secessionista che federalista“.

Ma la tentennante esternazione sulla partecipazione leghista alla cerimonia dell’unità d’Italia non è stata l’unica a tenere alta l’attenzione del pubblico di Lucia Annunziata. Il ministro del Carroccio non ha infatti lesinato schiette osservazioni sull’attuale “bisticcio” interno al Pdl e previsioni sul futuro della coalizione. “Molti dei problemi attorno a Fini – ha detto Calderoli – nascono dal suo perenne ruolo di delfino che non spicca mai il volo. Ma prima i galloni se li deve guadagnare sul campo all’interno del Pdl. La peggior cosa per una leadership così forte – ha notato il ministro riferendosi al “potere” di Berlusconi – è prenderla di punta”.

“Il governo – ha continuato il ministro per la Semplificazione – ha i numeri per andare avanti e fare le riforme  in alternativa ci sono solo le elezioni”. Quanto alla possibilità di prendere parte a un governo tecnico – guidato da Giulio Tremonti – in grado di accelerare i tempi che conducono al federalismo fiscale: “No – è stata la ferma risposta del leghista – L’elettorato ha dato il proprio consenso a una persona che è Berlusconi. E poi la prima persona che sarebbe contraria – ha assicurato Calderoli – è Tremonti stesso”.

Maria Saporito