Alain Boghossian, è intervenuto per parlare della super-sfida di domenica tra il Palermo e i blucerchiati dalle pagine web di Palermo24.net, gara importantissima in chiave Champions League.
“Restano due giornate – spiega il francese – si giocano la Champions, è una gara importante e il Palermo ha il vantaggio di giocare in casa. La Sampdoria ha due punti, ma se perde a Palermo, non va in Champions. I rosa – prosegue Boghossian – hanno giocatori importanti come Hernandez, Cavani e Pastore, tutti hanno disputato un campionato importante, ma anche la Sampdoria ha un buon organico, a Roma ha mostrato carattere, vincere all’Olimpico, contro i giallorossi che si giocavano lo scudetto, non era facile. Sono due squadre che hanno fatto veramente un ottimo campionato, ma – continua – si sentirà l’effetto dello stadio di Palermo”.
Come si affronta una partita del genere?
“Va giocata come una finale perché lo è per entrambe. Chi vince fa un passo da gigante per la Champions. Alla Samp basta il pareggio, ma giocare a Palermo non è facile perché è uno stadio che trasmette tante emozioni. I tifosi sono un uomo in più, il Palermo giocherà in dodici o forse anche in tredici. Vorrei tornare calciatore per giocarla, si nasce giocatori per disputare queste partite, c’è una tensione importante prima, durante e dopo la partita perché sai quanto è importante. Giocare la Champions è una cosa straordinaria. Ammetto che vorrei tornare indietro negli anni per essere della partita, questa è una finale e nella tua carriera puoi farne quattro o cinque”.
Palermo – Sampdoria è anche Miccoli – Cassano: i due talenti che fanno parte del libro nero di Marcello Lippi.
“Secondo me Lippi lo sta osservando. Può darsi che in questo momento preferisca altri giocatori, in Nazionale ci sono sempre ventitre giocatori da prendere e ci sono delle decisioni da prendere. Penso che Lippi stia cercando di prendere la soluzione migliore in base al gruppo. Ma Miccoli, secondo me, è vicinissimo alla Nazionale. La scelta però è di Lippi che ha abbastanza esperienza per sapere chi portare”.
Che ricordo ha della sua Sampdoria?
“Quell’anno mi ha portato in Nazionale, ho iniziato benissimo. Venivo da Napoli dove ho lasciato un bel ricordo. Tutti mi aspettavano per vedere se partivo bene con il ginocchio e sono partito benissimo, ho fatto bene e ho messo a segno anche dei gol. Ho segnato anche contro l’Atletico Bilbao, da lì mi ha notato la Francia. Era una buona squadra, c’erano giocatori come Veron e Montella, eravamo compatti e poi, giocare a Genova è bellissimo, c’è un pubblico vicinissimo ai calciatori, conservo un bel ricordo”.
Lei è attualmente il vice di Domenech sulla panchina francese. Cosa si dice in Francia del Palermo?
“Prima di tutto che è una bellissima città. La gente qui ha grande rispetto per il Palermo perché ha un pubblico importante. Questo Palermo fa paura perché gioca bene e dà sempre il massimo, giocare in casa è sempre una cosa in più. Dei rosa se ne parla bene”.
Il suo pronostico sulla partita?
“I pronostici li ho sempre sbagliati! Dico 2-2 e sicuramente non finirà 2-2
Pasquale Della Valle