Il successo del concerto di un paio di anni fa negli Emirati Arabi davanti a 13mila fan musulmani e musulmane gli è valso ben poco: alla fine, Elton Hercules John, rock star internazionale -che in baffo al suo secondo viril nome, è un omosessuale dichiarato- si trova contro l’Islam, dire la sua a riguardo di Gesù Cristo e far passare il buon dio anche lui per gay durante un’intervista, gli ha causato un guaio grosso, tanto da fargli saltare la data prevista per il suo concerto in Egitto, il 18 maggio, che è stata annullata in seguito alle sue affermazioni.
Gesù? “un gay super-intelligente”, tanta la fantasia delle dichiarazioni che l’intervistatore del magazine Parade fu costretto a trascrivere nell’intervista di febbraio alla rock-star britannica. Elton John per l’occasione aggiunse che essere omosessuale in Medioriente è molto difficile.
Poi fu la volta di altre aspre disapprovazioni, che il noto singer raccolse dal mondo arabo per le sue frasi pronunciate nel mezzo di una manifestazione su i diritti degli omosessuali -facile capirne il motivo-: “in Medioriente, l’unico modo per farsi accettare se sei una donna e se sei omosessuale è morire.”, aveva detto Elton.
Dichiarazioni che gli si sono rivelate sconvenienti e che hanno fatto il giro del mondo arabo, fino all’Egitto, dove anche lì, il Cristo, come lo vuole il Corano, è considerato uno dei profeti.
Risultato. Concerto annullato, il Paese delle piramidi non lo vuole, e le motivazioni sono state affidate a Mounir Al Washimi, presidente dell’Unione dei musicisti d’Egitto, che sul portale Contactmusic.com ha giustificato la cosa, dicendo che un “omosessuale che vuole proibire le religioni, che afferma che il profeta Issa ( Gesù nel Corano N.d.A.) era omosessuale e che chiede ai paesi del medioriente di donare libertà sessuale ai gay ” non può avere performance in Egitto. Zitti e mosca, non si canta, c’è censura, soprattutto se sei gay.
Andrea G. Cammarata