Lav: cani a rischio abbandono alla festa dell’8 maggio

Grande timore in casa Lav in occasione della festa della Madonna del Rosario che si celebrerà a Pompei domani 8 maggio. Il rischio maggiore, secondo la Lega anti vivisezione, è che qualche malfattore possa intenzionalmente approfittare dell’affollamento di pellegrini provenienti da ogni zona, per abbandonare dei cani o altri animali. “Vigilare con la massima attenzione per prevenire l’eventuale abbandono di animali” è quindi l’appello che la LAV rivolge al Sindaco di Pompei, al Servizio Veterinario della ASL, alla Polizia Municipale e ai Carabinieri.

La situazione del randagismo nell’Area archeologica di Pompei è abbastanza grave anche se da alcuni mesi a questa parte si sta tentando di combatterlo attraverso il progetto “(C)Ave Canem”. “Temiamo che, in occasione del tradizionale pellegrinaggio dell’8 maggio, si possa ripetere l’irresponsabile e illegale abbandono di cani, aggravando così il problema della gestione della popolazione canina randagia che vive fuori dagli Scavi e rischiando di vanificare il lavoro finora svolto all’interno dell’Area archeologica per riportare sotto controllo i numerosi cani vaganti“, dichiara Ilaria Innocenti, responsabile LAV settore cani e gatti.

Grazie all’innovativo progetto (C)Ave Canem, i cani nell’Area archeologica finora sono stati sterilizzati, vaccinati e iscritti all’anagrafe canina e 14 sono stati felicemente adottati, grazie all’azione di informazione e di sensibilizzazione svolta anche con il sito dedicato http://www.icanidipompei.com/ e naturalmente dagli attivisti presenti quotidianamente sul posto – dichiara Giacomo Bottinelli, del settore Adozioni della LAV che aggiunge  in pochi mesi abbiamo ottenuto un importante risultato nella lotta al randagismo nella zona degli Scavi, proponendo un modello di corretta tutela dei randagi e di prevenzione del fenomeno, anche ai fini di una rispettosa convivenza con i numerosi visitatori”.

Infine Marcello Fiori, Commissario Delegato per l’emergenza all’area archeologica di Pompei, aggiunge: “La nostra campagna vuole essere un atto di legalità e civiltà. Non abbiamo mai pensato di allontanare i cani da Pompei ma di dare una  risposta  ad un problema antico degli Scavi, quello del randagismo, prendendoci cura di questi animali e promuovendone appunto l’adozione”.

di Roberto D’Amico