Nuova iniziativa del Governo atta a contrastare il penoso fenomeno delle discariche abusive di elettrodomestici non più funzionanti o comunque da cambiare. In Italia non è così raro vedere forni, frigoriferi, lavatrici e quant’altro accatastati in un campo o sul ciglio della strada. C’è chi addirittura, con lampi di genio non commentabili, li lancia dalla finestra, sperando almeno che dia un’occhiata sotto prima di cimentarsi nel lancio del peso.
Per ovviare a tutto ciò il ministro Stefania Prestigiacomo ha preannunciato l’entrata in vigore di “uno contro uno“. L’iniziativa consiste nella possibilità, per chi sta acquistando un elettrodomestico nuovo di portare quello da sostituire al negoziante, che avrà il compito di smaltirlo. Questo non aggraverà ( o almeno non dovrebbe aggravare) in alcun modo il costo del nuovo elettrodomestico. “Una misura che va incontro alle esigenze dell’ambiente e dei cittadini” ha confermato il ministro dell’Ambiente. Il problema non è di poco conto; nel 2009 sono stati smaltiti circa 193 milioni di chili in materiale elettronico casalingo. Più di 3 kg a cittadino. E’ previsto un forte utilizzo del nuovo provvedimento emanato grazie al patrocinio del Ministero Dell’Ambiente anche e soprattutto in ragione della presenza dell’ incentivazione sull’acquisto di elettrodomestici nuovi messa a disposizione dal Governo per quest’anno.
Il decreto governativo entrerà in vigore il 19 Maggio e sarà operativo 30 giorno dopo, vale a dire dal 18 Giugno. Sicuramente uno strumento efficace nella lotta alle discariche abusive, soprattutto quelle ad alto potere inquinante come senza ombra di dubbio sono i “depositi” di elettrodomestici; restano però fuori dal decreto alcune categorie “marginali” . Ad esempio chi ha semplicemente decido di buttare via il suo vecchio pc, ma non ha nessuna intenzione di prenderne uno nuovo, oppure gliel’hanno regalato, è escluso dall beneficio progettatodal Governo. Inoltre, va detto che, trasportare una lavatrice vecchia in un negozio per poi tornare con una nuova è davvero un lavoraccio che sicuramente non tutti avranno voglia di fare. L’alternativa poi di “farselo trasportare” è decisamente onerosa.
In sostanza è necessaria una buona collaborazione dell’utenza per la riuscita dell’applicazione del recente decreto governativo. Come a dire, una volta tanto, gli strumenti ci sono, cerchiamo di usarli.
A.S.