Con l’estate ormai alle porte, il pensiero di molti corre repentino all’imminente stagione balneare. Per questo la notizia di oggi non può che rinfrancare i cuori degli amanti dell’ambiente marino. Sono infatti in aumento le spiagge che potranno esporre la tanto agognata Bandiera Blu, vessillo che attesta la presenza di un mare pulito e di servizi ecologici come la raccolta differenziata e le piste ciclabili.
Rispetto all’anno scorso, le spiagge italiane sulle quali sventolerà la Bandiera Blu sono 231, vale a dire 4 in più. I comuni interessati sono 117 il che corrisponde a circa il 10% di tutti i litorali premiati a livello internazionale. Ad assegnare il prestigioso riconoscimento, consegnato questa mattina a Roma presso la sede della Regione Lazio, è Federazione per l’educazione ambientale (Fee) in collaborazione con il Consorzio nazionale batterie esauste (Cobat).
Secondo il segretario generale della Fee, Claudio Mazza, i dati dimostrano l’impegno protratto dalle località turistiche marine rispetto ”alla sempre maggior pressione del turismo sul patrimonio ambientale” che ”impone ai Comuni di affrontare sempre nuove sfide per migliorare i propri standard di qualità orientando tutti i propri impegni in chiave di sostenibilià”. Per quanto concerne la distribuzione delle Bandiere Blu si può evincere una certa disomogeneità. E’ la Liguria, con 17 località, a guidare la speciale classifica regionale. Seguono appaiate Marche e Toscana con con 16 località premiate. Al quanto posto si è piazzato l’Abruzzo con le sue 13 bandiere. Stabile risulta essere la regione Campania ferma a quota 12. Bene anche la Puglia, che guadagna una bandiera arrivando a quota 8 come l’Emilia Romagna. Nessuna novità nel Veneto fermo a 6 bandiere. Un gradino più in basso troviamo il Lazio che ha superato la Sicilia e la Calabria, stabili a 4. Sardegna e Friuli Venezia Giulia impattano a quota 2, raggiunte dal Piemonte per i suoi laghi. Chiudono la classifica il Molise e la Basilicata con una sola Bandiera Blu.
Di Marcello Accanto