Calderoli rincara sull’unità d’Italia: senza federalismo niente da festeggiare

Per lui l’approvazione del federalismo fiscale resta una condicio sine qua non può assicurare alcuna partecipazione ai festeggiamenti previsti per la celebrazione del 150° compleanno dell’unità d’Italia. “Se entro il 21 maggio 2011 – avverte il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli avremo i decreti attuativi del federalismo sarò felice di partecipare a una delle cerimonie per i 150 anni dell’unità d’Italia, a fianco del presidente Napolitano”.

Un’apertura, la sua, vincolata al raggiungimento di un obiettivo considerato imprescindibile. In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, il ministro della Lega sgombra il campo da possibili fraintendimenti, scandendo parole precise all’indomani del discorso di Napolitano che ha definito “salto nel buio” qualsiasi tentativo di perpetuare la frammetazione nazionale.

Se il federalismo non dovesse essere approvato, continua Calderoli, allora non parteciperò “perché vorrebbe dire che non c’è niente da festeggiare. L’unità d’Italia oggi non esiste. Non è stata fatta né 150 anni fa, né il 2 giugno del ’46. Perché le Italie – rincara il leghista – sono due“.

Poi quasi per aggiustare il tiro: “Non ho mai detto – aggiunge il ministro per la Semplificazione – che la questione dell’unità nazionale non mi interessa. Anzi, la considero molto seria, e la Lega se ne vuole occupare. Ma ci interessa molto più il futuro del passato“.

E sulla “nomea” di leghista tutto d’un pezzo, conferma le voci sulla sua indisponibilità a dividere il desco con commensali provenienti da Roma in giù. “Non sono mai stato a pranzo con un romano – assicura –  almeno non che io sappia. Ma non ho nulla contro i romani normali, contro il popolo. E’ che non vado nei salotti, sto attento a evitare certe frequentazioni serali. Il Palazzo non mi avrà – conclude l’integerrimo Calderoli – Roma non mi ha corrotto“.

Maria Saporito

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Siciliana di origine, romana d'azione, scrivo da anni occupandomi principalmente di politica e cronaca. Ho svolto attività di ufficio stampa per alcune compagnie teatrali e mi muovo con curiosità nel mondo della comunicazione. Insegnante precaria, sto frequentando un corso per insegnare italiano agli stranieri.