Dopo il crollo che ha colpito il Colosseo nei giorni scorsi, ecco giungere le prime proposte per scongiurare altri episodi del genere. Legambiente e Governo sono d’accordo: la circolazione di autoveicoli intorno al Colosseo deve essere fermata. Lo smog causato dal traffico intenso sta infatti danneggiando in maniera irreparabile il celebre monumento romano. Il Governo, per bocca del sottosegretario Pdl ai beni culturali, Francesco Giro, chiede addirittura di vietare concerti e altre manifestazioni intorno all’arena.
“Il Colosseo è in pericolo, lo smog lo sta divorando lentamente ma inesorabilmente, non è il momento di discutere, ma di cacciare subito via le automobili dai Fori Imperiali”. A dichiararlo in una nota scritta è Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. “La situazione – prosegue – è ancora peggiore di quanto sapevamo, lo smog assale il Colosseo e i monumenti producendo una reazione chimica a catena che ne sbriciola parti importanti, ormai i tecnici parlano di ‘cancro della pietra’ e di ‘metastasi’, sono parole che pesano come macigni su chiunque ha a cuore la nostra meravigliosa città”.
“Il fenomeno non è purtroppo nuovo – fa sapere l’associazione ambientalista nella nota – si conosce dagli anni Ottanta: era il 1978, quando il soprintendente archeologico di Roma denunciò le drammatiche condizioni dei monumenti romani corrosi dall’inquinamento. E il passare del tempo non fa che peggiorare la situazione, visto l’avanzare inesorabile del processo. Era il 2000, quando Legambiente con la campagna Salvalarte monitorò la situazione dell’inquinamento dell’Anfiteatro Flavio, con risultati molto preoccupanti. Già allora oltre a detenere il primato del monumento italiano più visitato (nel 1998 i visitatori erano oltre 2,3 milioni, alla fine del 2009 sono stati quasi 5 milioni), il Colosseo aveva anche quello dello spartitraffico più prestigioso, con le polveri che facevano registrare picchi di 170 microgrammi per metro cubo, il biossido di azoto che più volte superava i 100 microgrammi per metro cubo e il biossido di zolfo oltre 10 microgrammi per metro cubo. A Roma d’altronde un giorno su cinque l’aria è fuorilegge per le micidiali polveri sottili che contiene, con 151 occasioni di superamento dei limiti normativi dall’inizio del nuovo anno contro i 169 dello stesso periodo del 2009. In sostanza la situazione è la stessa dello scorso anno, per fortuna a causa soprattutto della continua pioggia, diminuiscono i picchi più elevati ma lo smog rimane sempre elevato”.
Serve dunque una risposta immediata per impedire che questo processo di corrosione possa andare avanti. La pedonalizzazione dell’area rappresenta la soluzione migliore che trova d’accordo anche Francesco Giro: “Il Colosseo e la sua area – afferma il sottosegretario – non siano più uno sfondo per i concerti ma una grande Isola archeologica che ripristini l’idea originale del territorio rivedendo la viabilità e che diventi il simbolo di un sistema culturale integrato”.
Di Marcello Accanto