Inter, Mourinho: “La società saprà scegliere il mio successore”

Josè Mourinho è intervenuto prima della partenza per Madrid per toccare diversi punti salienti che riguardano la finale, il suo passato, il suo presente e il suo futuro.

In primis ha iniziato col parlare dell’argomento del giorno, ovvero la finale contro il Bayer Monaco ed è andato a stuzziccare, come suo solito, anche Van Gaal, di cui fu assistente al Barcellona all’inizio della sua carriera di allenatore per le sue conoscenze della lingua spagnola. Il tecnico olandese diceva di essere preoccupato per la designazione arbitrale, ancora non nota e ancora non espressa dalla UEFA, e Mourinho non ha perso occasione per ribattere dicendo che in Italia si ricordano benissimo Fiorentina – Bayer Monaco, quindi Van Gaal non dovrebbe assolutamente preoccuparsi di chi sarà il giudice di gara: inoltre il tecnico portoghese ha ben altro di cui preoccuparsi e cita Gudjohnsen, suo ex giocatore al Chelsea ora al Tottenham, che risulta essere lo stratagemma per non nominare il vulcano islandese che non riesce a pronunciare.

Prosegue discutendo delle numerose polemiche fatte dalla dirigenza tedesca per la squalifica di Ribery e la accosta alla stessa che ha subito Thiago Motta, assente per l’espulsione ottenuta in Barcellona – Inter per la gomitata a Busquets: mentre l’interista è stato squalificato per un’ingiustizia creata da un suo collega, il centrocampista spagnola, Ribery ha pagato per una sua, pesante scorrettezza. La finale, poi, non inciderà minimamente sulla decisione che prenderà sul se continuare con l’Inter o se spostarsi, come stanno dicendo un po’ tutti in questi giorni, al Real Madrid. Critica poi anche per l’esultanza molto esagitata a Barcellona per la conquista della finale: anche Guardiola fece così a Stanford Bridge, quando l’anno scorso riuscì a superare il Chelsea, quindi il tecnico portoghese si giustifica trovando un precedente più che valido.

Chiude con una dichiarazione: “La società saprà scegliere il mio successore“. Mourinho se se ne andrà sarà esclusivamente per una questione di rispetto, rispetto che in questa nazione non ha trovato e che probabilmente troverà altrove.

Mario Petillo