Bayern Monaco, Robben: “La finale di Champions non è una partita normale”

È sicuramente il giocatore più pericoloso della squadra bavarese finalista di Champions insieme all’Inter e il più temuto dalla difesa di Josè Mourinho, già castigatore di Fiorentina, Manchester United e Lione.  L’attaccante del Bayern di Monaco, Arjen Robben, si appresta a vivere nello stadio che l’ha visto protagonista fino alla passata stagione la partita più importante della sua carriera. Quel Santiago Bernabeu che non l’ha amato fino in fondo lasciandolo andare via durante l’ultima sessione di mercato estiva direzione Monaco di Baviera. Queste le parole rilasciate dal giocatore nella conferenza stampa di oggi.

 

“La finale di Champions League non è una partita normale. Abbiamo altri due giorni di tempo per prepararla e vogliamo farlo nel migliore dei modi. Una finale di Champions è un qualcosa di particolare che significa tanto per tutti i giocatori. È la cosa più grande per la carriera di un giocatore. Ogni calciatore sogna una partita come questa e sono orgoglioso di giocare a Madrid con un’altra squadra. Questa è la vita… Abbiamo una formazione veramente forte e abbiamo giocato molte partite buone, per questo siamo qui. Ora abbiamo un’ultima gara e vogliamo vincere”.

Il giocatore ha poi commentato la scelta dell’arbitro Webb, designato per la finale, viste anche le ultime polemiche lanciate da Van Gaal sugli arbitraggi, secondo lui a favore, ottenuti dall’Inter nella competizione continentale: “È buono che ci sia un arbitro inglese a questa partita. Lo scorso anno in finale c’erano due squadre inglesi e non c’era possibilità di avere un arbitro inglese, ma anche nelle stagioni precedenti è stato così. Webb è un grande arbitro, adatto per questa partita. Credo farà bene”.

Il giocatore ha inoltre parlato di come si troveranno di fronte lui e l’altro olandese, “scarto” del Real Madrid, Wesley Snejider: “Siamo amici, orgogliosi di tornare a Madrid per la finale, ma niente rivincite. Per me la cosa più importante è tornare qui per giocarmi la coppa. Il Real Madrid è il passato”.

E  tornando sulla loro amicizia il giocatore, conclude l’intervista con una battuta: “Io e Wesley abbiamo fatto una scommessa, ma via telefono e la teniamo per noi. Magari ve la raccontiamo a partita conclusa…”.

Per adesso…vinca il migliore!

Paolo Piccinini