Milan, Ronaldinho: “Non so se rimmarrò in Italia anche l’anno prossimo”

Il campione brasiliano del Milan Ronaldinho

Il Milan potrebbe perdere una delle sue ultime stelle in rosa quest’estate o la prossima. Ronaldinho infatti potrebbe decidere di lasciare i rossoneri, se dovesse arrivargli un’allettante offerta alla quale non potrebbe proprio dire di no. Una partenza che potrebbe essere un vero e proprio duro colpo per il Milan, visto che quest’anno Dinho ha dimostrato di essere tornato quello strabiliante di Barcellona, grazie ai suoi 12 gol messi a segno in Campionato, ed ai numerosi assist che ha regalato ai compagni. 

Ronaldinho ha parlato del suo futuro e della sua probabile partenza da Milano durante la premiazione dei Golden Foot 2010. Intervistato da Radio Montecarlo, il fuoriclasse brasiliano ha infatti detto che “Il mio futuro? Neanche io lo so quale sarà”. Ronaldinho ha poi anche dichiarato che in Italia si è sentito come a casa sua, grazie all’affetto che ha ricevuto dai suoi tifosi, ma ha anche affermato che “Non so cosa succederà quest’estate o l’anno prossimo; tuttavia io ho ancora tanti sogni, che spero di realizzare tutti quanti”.

Nel corso dell’intervista radiofonica il giocatore del Milan ha anche parlato del Brasile e del suo ex-tecnico Leonardo. Della sua Nazionale ha detto che “Nei prossimi Mondiali farò il tifo per i miei compagni, però le gare non le seguirò in tv: il calcio a me piace giocarlo e non vederlo”. Sul suo ex-allenatore al Milan Dinho ha invece speso tante belle parole, dichiarando che “Leo è un amico, oltre che un tecnico. Un allenatore speciale perchè ha giocato per tanti anni, e sa quindi come trattare i vari giocatori che ha in rosa”.

Al termine dell’intervista il fuoriclasse milanista ha anche parlato di due candidati alla panchina rossonera, ovvero di Tassotti e Galli. Sui due ex-milanisti Dinho ha detto che “Conoscono bene il Milan, visto che sono in questa squadra da tantissimo tempo. Di sicuro faranno bene se la società gli dovesse concedere questa grande occasione”.

Simone Lo Iacono