Bocchino sul federalismo: bella favola di cui non conosciamo il finale

“Se si votasse a scrutinio segreto la nostra posizione, cioè sì ad un federalismo che non riduca l’Italia a un Paese a due velocità, sarebbe maggioritaria nel Pdl“. Ne è convinto Italo Bocchino, l’ex vicecapogruppo del partito alla Camera che, in un’intervista a “Klaus Condicio” (su Youtube), ha dato voce a tutte le sue reticenze sul disegno federalista auspicato dalla Lega.

“Siamo convinti – ha continuato il “finiano” di ferro – che se si votasse senza condizionamenti la nostra tesi sul federalismo solidale e sul piano per il Sud sarebbe maggioritaria. Ci sono fette all’interno del Pdl che cominciano a condividere le tesi della nostra battaglia. Il nostro obiettivo non è dividere ma contaminare il partito con tesi – ha precisato Bocchino – che riteniamo giuste e condivisibile. Puntiamo pian piano ad aggregare consensi”.

Dopo il via libera di ieri da parte del Consiglio dei ministri, il primo capitolo del federalismo fiscale (quello sul demanio) si appresta intanto a diventare attuativo, tanto che la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale potrebbe avvenire già nella giornata di oggi. Ma per il “finiano” rimangono ancora dubbi da sciogliere. “La crisi della Grecia – ha continuato – ha impattato anche sul processo politico verso il federalismo. Ha alzato il tappeto sotto il quale si era nascosta la polvere”.

“Qualcuno ci aveva raccontato una bella favola – ha ripreso Bocchino -che il federalismo fiscale è una straordinaria riforma (e’ vero), che non costa nulla allo Stato (non sappiamo se è vero), che avrebbe fatto avere più soldi alle regioni (non sappiamo se è vero) e che il fondo perequativo avrebbe aiutato le regioni più deboli (cosa non vera). A tutt’oggi – ha concluso – non sappiamo quanto ci costerà il federalismo“.

E mentre l’ex vicecapogruppo dei pidiellini alla Camera esprime le sue perplessità sulla “bontà” del provvedimento targato Lega, continua a far discutere la “benedizione” concessa invece dal partito di Antonio Di Pietro, che – in sede di “bicamerina” – ha espresso parere favorevole sull’approvazione del federalismo demaniale. Una comunione, quella tra il Carroccio e l’Idv, che non è punto piaciuta a Fabrizio Cicchitto:Pensiamo casomai – ha commentato – che il dialogo vada ricercato con l’Udc e con i settori più ragionevoli del Partito Democratico“.

Maria Saporito