Posillipo: liquidi fognari scaricati in mare

L’ignoranza la fa da padrona: Il presidente di Legambiente definisce infatti come “atto di inciviltà e ignoranza”  ciò che i Carabinieri di Napoli hanno scoperto e bloccato in queste ore. Nella stupenda Posillipo, perla turistica italiana, un tubo di una cinquantina di metri di proprietà comunale  scaricava direttamente in mare le acque fognarie di un noto complesso residenziale della zona, suddiviso in quattro terminali, inquinava gravemente il tratto di mare interessato.

Così, appunto Michele Buonomo, Presidente di Legambiente sezione Campania: “Uno sfregio alla bellezza, un atto brutale, opera di ignoranza ed inciviltà. In Campania ormai l’illegalità ambientale ed il rispetto del territorio è all’anno zero. Ormai la lista degli episodi di inquinamento sta diventando sempre più lunga e non risparmia nulla, mettendo sempre più a rischio il territorio, l’ambiente e la salute dei cittadini e turisti.”

I rappresentanti dell’Arma hanno sequestrato l’intero tratto affidandolo ai dipendenti del servizio fognature di Napoli. Purtroppo non è la prima volta che si verificano casi simili. A Giugno dello scorso anno 5 amministratori della società “Aragona servizi ecologia” finirono in manette e con loro vennero indagati ben 60 albergatori.L’operazione “Dirty Island” ( isola sporca) portò le autorità a scoprire e distruggere un sistema con in quale le acque nere di parte delle isole di Ischia e Procida, al posto di essere smaltite venivano scaricate direttamente in mare. Ad essere eliminati in questo modo anche i residui dei servizi di dialisi della Asl Napoli2, pericolosi e addirittura infettivi. L’incivile iniziativa provocò anche elevati danni ambientali.

A.S.