Milano sfida l’inquinamento, è in arrivo il super taxi elettrico

Prendete una delle città più importanti, ma anche più flagellate dallo smog, del nostro paese, vedi Milano. Aggiungete la casa automobilistica da sempre leader in Europa per standard di affidabilità e il fiore all’occhiello tra le fucine del design italiano, leggi Volkswagen e Politecnico di Milano. Lavorate ben bene e lasciate riposare fino al 2013. Una ricetta insolita davvero. Ma se i risultati sono quelli presentati a Palazzo Marino, sede del municipio meneghino, c’è da ben sperare.

Ieri infatti, è stata ufficialmente presentato alla città il Volkswagen Milano Taxi, auto elettrica di ultima generazione che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe colmare completamente il divario con i veicoli a carburante. 300 chilometri di autonomia e un motore che può sfruttare fino ad 85 chilowatt di potenza. Eliminazione del posto passeggero anteriore in favore di una più ampia e comoda sistemazione dei bagagli. Portiera prevista solo al lato destro per garantire sicurezza in fase di salita e discesa. Questi i numeri con cui il Milano Taxi si prepara a scendere in campo. Con in più qualche chicca. Uno schermo touch screen da 8 pollici che segnalerà prezzi e modalità di pagamento. Un doppio colore verde-nero ad omaggiare le auto pubbliche che circolavano per le strade della capitale della finanza già negli anni ’50. Messa in produzione prevista per il 2013.

Grande plauso è arrivato dal sindaco di Milano, Letizia Moratti, che ha sottolineato come «La città si stia facendo portavoce, anche con questa iniziativa, di una politica ambientale fondata sulla capacità di mettere a sistema competenza scientifica e creatività, ricerca e innovazione, mobilità sostenibile e lotta all’inquinamento». I vertici Volkswagen parlano invece di «Rivoluzione che in breve tempo coinvolgerà tutta la mobilità in ambito urbano», tanto che l’azienda sta valutando la possibilità di estendere l’utilizzo di una trazione completamente pulita, dopo il trasporto individuale, anche a quello pubblica locale. Che dire… pare che in città tiri proprio una buona aria.

Giorgio Piccitto