Il Girone A dei prossimi mondiali sarà composto dai padroni di casa del Sudafrica, dal Messico, dall’Uruguay e dalla Francia. Una composizione tutto sommato equilibrata per la quale rimane difficile scegliere delle favorite. Sicuramente la formazione sudafricana (per il fattore campo) e quella transalpina potrebbero avere una marcia in più, tuttavia Uruguay e soprattutto Messico sono presenze fisse alla rassegna iridata, e contribuiranno a rendere il girone incerto fino all’ultimo match.
Sudafrica – La nazionale di casa potrà puntare certamente sull’apporto del proprio pubblico pronto ad assordare gli avversari dei “bafana bafana” (i nostro ragazzi in lingua zulu) con le micidiali vuvuzela. Dopo anni di esclusioni causati dall’apartheid la nazionale sudafricana ha partecipato a 2 delle ultime 3 edizioni ottenendo tuttavia risultati non esaltanti (una sola vittoria in 6 incontri disputati). La squadra vista nella Confederations Cup della scorsa estate è sembrata però tutt’altro che scarsa e può puntare su ottime individulità come quelle di Benni McCarthy e Aaron Mokoena (capocannoniere di sempre del Sudafrica con 88 gol).
Messico – La nazionale centroamericana sbarca al mondiale forte del secondo posto conquistato nel girone di qualificazione dietro agli Stati Uniti. Una squadra che come sempre giocherà un calcio semplice puntando tutto soll’organizzazione. Il massimo risultato raggiunto dagli “Aztechi” sono i Quarti di finale nel 1970 (giocando in casa), tuttavia nelle ultime 4 edizioni il Messico ha sempre raggiunto gli Ottavi di finale.
Uruguay – La Celeste si presenta come una delle mine vaganti del torneo. Una squadra ricca di talento nella quale spiccano la Scarpa d’oro Diego Forlan, autore di una stagione strepitosa all’Atletico di Madrid (sua la doppieta che ha regalato ai colchoneros l’Europa League), il palermitano Edison Cavani reduce dall’ottima annata in maglia rosanero e il pilastro del centrocampo del Napoli Walter Gargano. In difesa ancora “Italia” con Muslera e Caceres. I due volte campioni del mondo non superano il primo turno da ormai 20 anni (Italia ’90) e vorranno sicuramente rinverdire i fasti di una delle nazionali che ha fatto la storia del calcio mondiale.
Francia – La presenza dei transalpini a questo campionato del mondo è stata senz’altro la più discussa. Il gol irregolare di Thierry Henry che ha permesso ai Blues di eliminare l’Irlanda nello spareggio non è stato ancora dimenticato, e non solo dalla squadra di Trapattoni. Gli uomini di Domenech sono reduci dal secondo posto a “Germania 2006” ma anche dal pessimo Europeo disputato in Austria e Svizzera e culminato con l’eliminazione al Primo Turno. La voglia di “revanche” è sicuramente tanta, soprattutto da parte del tecnico francese che vuole lasciare un ottimo ricordo prima di abdicare a Laurent Blanc.
Giorgio Piccitto