
Sarà Massimiliano Allegri colui che tenterà di afferrare il diavolo per le corna cercando di domarlo come forse Leonardo non è riuscito a fare nel campionato da poco concluso. E’ risaputo che, parafrasando una celebre canzone di Luca Carboni, bisogna avere un fisico (o forse un fegato) veramente bestiale per resistere alla esuberante personalità del presidente Berlusconi, che più volte ha dichiarato di intervenire direttamente circa alcune scelte tecniche della compagine rossonera, come ad esempio quelle riguardanti la formazione iniziale di alcune partite ufficiali.
L’escalation- Era il 2003 quando Allegri siedeva sulla panchina “nero-verde” dell’Aglianese Calcio in Serie C2, da quel momento il tecnico livornese ha decisamente scalato il calcio che conta, dimostrando ovunque competenza e professionalità. Giunge alla Spal nella stagione 2004/2005 arrivando nono in un campionato che possiamo considerare amaro per la gloriosa Polisportiva (finirà con il fallimento societario per dissesto finanziario). Approda poi a Grosseto in Serie C1 dove, a fasi alterne, guida la panchina maremmana ottenendo un quarto posto alla prima stagione (perdendo i playoff contro il Frosinone) e un ottimo primo posto nel girone A del campionato successivo, vincendo anche la Coppa di Lega come primo assoluto in Serie C. L’appuntamento con la storia avviene però nel 2007 allenando il Sassuolo e conquistando una storica promozione in Serie B, avventura che aprirà le porte della massima serie al tecnico toscano che oltretutto si fregerà del premio “Panchina d’ Oro” come miglior allenatore del campionato 2008 della Lega Pro Prima Divisione. Nel Maggio del 2008 firma quindi per il Cagliari, dove conquista agilmente la salvezza rischiando di ottenere anche un posto per la Coppa Uefa. L’intelligenza tattica dei sardi risulta palese ai competenti colleghi di Allegri che, nella stagione successiva, oltre ad ottenere ancora una volta una meritata salvezza, vince per la seconda volta il premio “Panchina d’Oro” assegnatogli dal voto dei tecnici di Serie A e Serie B, come miglior allenatore della stagione 2008-2009. Nell’ aprile 2010 viene frettolosamente esonerato dal vulcanico presidente Cellino dopo una serie di nove partite senza vittorie.
Tassotti- L’allenatore in seconda Mauro Tassotti, terminata la turnee americana del Milan ha dichiarato: “Ora pensiamo a tornare e per il mio futuro deciderò nei prossimi giorni, visto che mi dovrò incontrare sia con Allegri che con la società.” La sensazione è che il futuro di Tassotti sia fuori da Milano perchè sembra che Allegri abbia chiesto di trasferirsi a Milanello con tutto il suo staff. Suonano proprio come un addio le parole conclusive delle dichiarazioni dello storico tecnico in seconda rossonero: “Ringrazio tutti i tifosi per l’affetto che mi dimostrano in continuazione, non è facile nemmeno per me.”
Emilio Paolo Falciatori