Falsifica timbri postali per far colpo sui suoceri. Denunciato

Non è un qualcosa di nuovo, ma le pazzie per amore sono sempre esistite. C’è chi affronta lunghi viaggi solo per vedere un paio di ore la propria fidanzata, c’è chi compone canzoni e poesie d’amore e c’è anche chi è disposto a commettere delle truffe pur d’ottenere le simpatie della famiglia della fidanzata.
A quest’ultimo strano filone appartiene l’incredibile storia di un ingegnere trentaduenne di Catania che per conquistare la donna di cui si era innamorato, ha finto di essere benestante e di voler aiutare economicamente la famiglia dell’amata.
Così il giovane ingegnere fingeva di pagare il canone dell’acqua per i potenziali suoceri, ma in realtà realizzava illecitamente, con appositi software grafici, le impronte dei timbri di Poste italiane per simulare l’avvenuto pagamento delle bollette. Pensava di non esser mai scoperto, ma qualcosa nei suoi piani è andato storto. Le indagini sono scaturite a seguito di una segnalazione di Poste italiane secondo cui in un’agenzia della provincia etnea, nell’aprile del 2010, si erano presentati due anziani coniugi che chiedevano chiarimenti in merito ad alcune bollette per fornitura idrica, da loro regolarmente pagate nel 2009, che non risultavano invece riscosse dal Comune. La coppia non avrebbe mai potuto immaginare a una “truffa” del quasi genero ma pensava a un semplice errore delle Poste ma, dopo diversi controlli, si è scoperto che i timbri erano stati falsificati con un computer e le bollette, dunque, mai pagate.
Il giovane ingegnere è così stato denunciato dal Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni Sicilia Orientale di Catania per contraffazione delle impronte di una pubblica certificazione e per truffa allo Stato. Le indagini hanno confermato che l’uomo ha contraffatto i timbri postali per amore, proprio perchè non ha ricevuto nessuna somma di ricompensa dagli anziani che sicuramente non avranno preso bene questa pazzia d’amore che ha causato diversi problemi.

Daniela Ciranni