Il Ruanda ospita la Giornata Mondiale dell’Ambiente, e la sua sofferenza

Sarà  una nazione africana la sede  delle manifestazioni per il  “World Enviroment Day” che si celebra oggi anche in tutto il resto del mondo. L’evento è istituito  dall’Onu, in ricordo della conferenza sull’Ambiente del 1972, tenutasi a  Stoccolma e dalla quale nacque l’UNEP, il Programma delle Nazioni Unite sull’Ambiente ( United Nations Enviroment Program).

In programma decine di manifestazioni, celebrazioni e concerti; il Kwita Izina appare come la più significativa di esse per la popolazione ruandese; trattasi di  un’importante cerimonia con  forte connotazione tradizionale, nella quale  vengono “battezzati” i gorilla di montagna nati nell’anno corrente, evento sicuramente adatto a congiungersi idealmente con le più vaste celebrazioni mondiali della Giornata dell’Ambiente. L’anno 2010 è anche  quello della Biodiversità, concetto che nella giornata di oggi si unisce a quello perpetrato attraverso le celebrazioni volute dall’Onu.

Purtroppo a fronte di queste feste, l’ambiente del pianeta Terra soffre ogni anno di più. Stando ai  dati emersi da una recente ricerca sul clima, condotta dal Prof. Orombelli e presentata durante un’importante conferenza tenutasi all’Università di Milano-Bicocca , la temperatura dell’atmosfera terrestre sembra  aumentare  in maniera  preoccupante di decennio in decennio; le conseguenze del maggior riscaldamento globale sfociano, tra le altre cose, nel sempre più grave assottigliamento dei ghiacciai, sia quelli montani che quelli polari e in una maggiore concentrazione di Co2 unitamente ad una minore capacità di assorbimento di quest’ultima da parte del nostro stressato pianeta.

Sempre in riferimento alla CO2 presente nell’atfmosfera terrestre, le differenze tra i livelli dell’epoca pre-industriale e quelli  dell’era contemporanea appaiono a dir poco abissali. L’unico fattore che negli ultimi tempi è riuscito a contenere tali aumenti è stato il verificarsi della crisi economica mondiale, che rallentando sia la produzione che il consumo di beni e servizi ha determinato, paradossalmente, un minor inquinamento.

Un’altra gravissima e quanto mai attuale  spina nel fianco dell’Ambiente è quella che potremmo chiamare la  “Falla Obama“, pur che la responsabilità di un tale disastro non possa certo essere attribuita all’attuale Presidente degli Stati Uniti. L’espressione, un po’ ironicamente forse,  si approprierebbe di parte del senso delle  accuse, immancabilmente politicizzate, al primo Presidente nero U.S.A. Queste ultime, giunte alla Casabianca da più parti, insinuano che il fautore  della storica riforma del sistema sanitario americano non abbia saputo  gestire nel modo migliore la risoluzione della crisi Bp, ancora tristemente in atto. la “Falla Obama” starebbe ad indicare, nel concreto, il “maledetto buco” sottomarino dal quale dal 20 Aprile scorso fuoriuscono quotidianamente  centinaia di migliaia di litri di petrolio. Se le più pessimistiche previsioni indicano una possibile fine della fuga di greggio dal pozzo petrolifero solamente in Agosto, ciò che non si è stati capaci di contenere fino ad ora ha senza alcun dubbio già determinato uno dei maggiori disastri ambientali che si ricordino a memoria d’uomo.

L’esplosione della piattaforma Deepwater Horizon, a livello ambientale, ha infatti generato  una vera e propria catastrofe, contaminando con la sua marea nera l’ecosistema del Golfo del Messico per decine di anni ed invadendo altresì le coste della Louisiana. Flora e fauna si sono completamente accasciate su se stesse ed un intero sistema economico che dava sostentamento a varie comunità di pescatori e artigiani è sostanzialmente sparito.Ad oggi, dopo vari tentativi, nessuno è ancora riuscito a chiudere la falla e il prossimo Stato U.S.A. minacciato pare essere la Florida.

Il “World Enviroment Day” sembra voler, ma forse sarebbe meglio dire dover, celebrare anche i mali che affliggono la natura terrestre oltre che le speranza per un futuro per lei migliore, un futuro del quale solo l’uomo potrà decidere la direzione, con la sua intelligenza o con la sua scelleratezza.

A.S.