Milano: dal primo bancomat a Km zero al gelato al gusto polenta

Dal primo bancomat a chilometri zero fino al gelato con gusti esclusivamente locali, dalla polenta al mascarpone. Sono solo alcune delle curiosità Made in Italy che sono state presentate in occasione della giornata mondiale dell’ambiente organizzata dall’Onu, durante il Forum “Il giro d’Italia a km zero” organizzato da Coldiretti e Symbola, la Fondazione per le Qualità Italiane, nell’ambito del Festival Internazionale dell’Ambiente che si è svolto questa mattina, 5 giugno 2010, alle 10.00 a Milano, presso il livello 1 del padiglione “Sale Gialle” dell’ex Fiera, in via Gattamelata 5.

Nel corso della mattinata, insieme ai risultati della prima indagine sul boom dei consumi a chilometri zero in Italia con i risparmi economici e ambientali, è stata servita in anteprima nazionale la novità per la prossima estate: ovvero i nuovi gusti di gelato a km  zero come ad esempio la polenta, il latte fresco, il  melone tipico mantovano e il mascarpone di Lodi oppure il dolce di riso e latte che coniuga due produzioni di punta del territorio ed è un’antica ricetta contadina.

Sempre nell’ambito del forum, ha fatto il suo debutto a livello nazionale anche il primo prototipo di “bancomat del km zero”, un selfservice multifunzione attraverso il quale si può fare il pieno sul posto di latte fresco alla spina, jogurt, marmellate, formaggi, salumi, frutta e verdura, carne e prodotti simili, tutto rigorosamente locale. Molte altre sono le esperienze innovative presenti durante la mattinata che ha offerto l’opportunità di realizzare il primo “viaggio” nel mondo del km zero, che sta rapidamente entrando nelle abitudini di consumo degli italiani, con testimonianze dirette dedicate, fra l’altro alla vendita del “latte alla spina”, alla nascita e alla crescita dei farmers’ market con la partenza pioneristica di Milano, agli agriasili, ai gruppi di acquisto, alla nuova frontiera della ristorazione a km zero e alla proposta di legge per promuovere i prodotti da filiera corta.

di Roberto D’Amico