“Si tratta di un gravissimo conflitto di interessi all’interno del governo con il sottosegretario Santanchè che pare si aggiusti anche i suoi interessi tramite gli investimenti pubblicitari“. A Elio Lanutti, Italia dei Valori, evidentemente la cena “commerciale” tra Berlusconi, Santanché e gli inserzionisti non deve essere andata giù. I due avrebbero infatti incontrato alcuni dei più noti imprenditori del Made in Italy, nonché facoltosi investitori sulle reti Mediaset e contigui (Riso Scotti, Divani&Divani, Robe di Kappa e altri su tutti), in una cena a villa Desmo, residenza del Cavaliere.
I dubbi, a ben vedere, non sarebbero pochi: Silvio Berlusconi a caccia finanziamenti per le sue emittenti televisive ma in veste di presidente del Consiglio? E Daniela Santanchè a fiutare clienti per la sua concessionaria di pubblicità, la Visibilia, che cura le inserzioni su Il Giornale, Libero, il Riformista, Ordine di Como e Metro?
Bene, i quesiti diventano interrogazione parlamentare, su proposta, appunto, del senatore Idv Lannutti. “L’interrogazione parlamentare sulla cena intercorsa tra Berlusconi, il sottosegretario Santanchè e svariati investitori pubblicitari è già stata depositata, sarà pubblicata nel resoconto di domani – spiega Lanutti – Si tratta di un gravissimo conflitto di interessi all’interno del governo con il sottosegretario Santanchè che pare si aggiusti anche i suoi interessi tramite gli investimenti pubblicitari”.
E di risposte? Ne arriveranno? Risponderanno in parlamento il Premier e il sottosegretario? Perplessità. “Vedremo se il governo risponderà. L’interrogazione è rivolta al Ministro dello Sviluppo Economico che poi è il Presidente del Consiglio”, continua Lanutto. “Non dimentichiamo che Berlusconi andrà a decidere anche sulle frequenze del digitale terrestre che non verranno assegnate con una gara ma con una decisione del premier, già Ministro, già proprietario di mezzi di informazione e altre imprese strategiche. E’ imbarazzante il fatto che Berlusconi ancora non voglia cedere questo interim. Spero si torni alla ragione quanto prima”.
La replica della maggioranza, ovviamente, non si fa attendere. “Cosa vuole sapere Lannutti? Cosa prevedeva il menù? Non capisco che conflitto d’interessi si sollevi nel fare una cena con imprenditori che fanno anche investimenti pubblicitari. Non si puo’ parlare con loro? C’è un divieto?” risponde infatti il senatore Pdl Giorgio Stracquadanio, direttore del sito IlPredellino.it. “Io vorrei parlare del conflitto d’interessi dell’organizzazione che fa capo al senatore Lannutti, che è finanziata dallo stato con una legge che finanzia le associazioni dei consumatori, sulla base di un’autodichiarazione sul numero dei loro iscritti”, attacca l’azzurro.
“E’ una delle cose più scandalose che esista in Italia, per cui uno si autonomina difensore dei consumatori, dice di avere 40-50 mila iscritti, prendendo elenchi di nomi di gente che gli ha scritto qualcosa e accede ai finanziamenti erogati dal ministero dello sviluppo economico”, chiosa Stracquadanio.
Vincenzo Marino