Di Bella: voglio un ruolo adeguato all’interno della Rai

In questa storia sgangherata di “andate e ritorni” alla guida di Rai3, una certezza è rimasta granitica: il rapporto di reciproca stima e di simpatia tra i due protagonisti. Lo ha rivelato in un’intervista a “La Repubblica” Antonio Di Bella, l’ex direttore di Rai3 costretto ad abbandonare l’incarico, a 6 mesi di distanza dalla nomina, per una decisione del tribunale di Roma che ha ordinato il tempestivo reintegro di Paolo Ruffini. Un’ordinanza che ha reso i due giornalisti protagonisti – loro malgrado – di un “tandem” frenetico, all’ombra del cavallo di viale Mazzini.

“L’ho chiamato subito alla notizia che il consiglio lo riportava a Rai3 – ha dichiarato Di Bella, riferendosi a Ruffini – Mi sono complimentato con lui e l’ho abbracciato, idealmente. In questa storia, nessuno è riuscito a metterci l’uno contro l’altro, e nessuno ci riuscirà mai”.

Ciò nonostante, l’ex direttore della terza rete Rai non è disposto a uscire di scena in silenzio, senza rivendicare ciò che – a suo parere – gli spetta. “Ho spedito al direttore generale Mauro Masi una lettera – ha riferito – La mia è una semplice richiesta, non è ancora una diffida. Spero proprio che si possa evitare un nuovo contenzioso, stavolta tra me e la Rai”.

Al centro della missiva, le domande dell’ex direttore di Rai 3 sul suo futuro in azienda: “Chiedo solo – ha continuato Di Bella – che mi venga affidato un nuovo incarico. Rivendico un ruolo adeguato alla mia storia professionale. La Rai saprà individuarlo, immagino”. Una richiesta che, secondo l’ex direttore della terza rete Rai, dovrebbe essere soddisfatta entro tempi stretti. “Una cosa è certa – ha spiegato durante l’intervista a “La Repubblica” – per ricevere un’adeguata collocazione, non sono disponibile ad aspettare la sentenza di appello sul caso Ruffini. Nella lettera, chiedo esattamente questo: che il nuovo incarico mi venga assegnato prima che il giudice si pronunci in appello”. Il motivo è presto spiegato: “Perché non posso diventare – ha scandito il giornalista – il capro espiatorio di errori che non ho commesso io”.

Quanto alla possibilità che alcuni importanti format del terzo canale Rai possano subire un pesante ridimensionamento: “Sono preoccupato – ha detto – ma vado via con la coscienza a posto. Ho fatto tutto il possibile per difendere l’autonomia di Rai3 in un momento difficile. Ora passo il testimone a Paolo Ruffini ed aspetto le decisioni del consiglio Rai di domani. Ma le leggerò, temo – ha concluso – soltanto sui siti e poi sui giornali”.

Maria Saporito