Espianto di rene attraverso la vagina

A Pavia un’equipe italiana ha sperimentato l’innovativa tecnica statunitense di espianto di rene attraverso l’apertura naturale rappresentata dalla vagina.


Per la prima volta in Italia, al Policlinico San Matteo di Pavia, è stata utilizzata la tecnica alternativa al vero e proprio intervento chirurgico.
Una donna di qurantotto anni è stata sottoposta all’espianto del rene con la tecnica ultramoderna che prevede di poter procedere all’estrazione dell’organo in questione sfruttando semplicemente il “canale vaginale” della paziente.

Per l’intervento è stato utilizzato il robot-chirurgo “Da Vinci” adeguatamente programmato per questa tipologia di intervento.Negli interventi tradizionali il rene, staccato dalle sue connessioni, viene estratto praticando un’incisione addominale di circa 7 centimetri. Con questa nuova tecnica, invece, si inserisce il rene all’interno di un sacchetto di plastica protettivo e la sua estrazione avviene attraverso l’apertura naturale rappresentata dalla vagina.

“L’invasività dell’intervento è in questo modo ulteriormente ridotta”, afferma Andrea Pietrabissa, che ha eseguito l’intervento assieme a Massimo Abelli, e ad Arsenio Spinillo, ginecologo, che ha predisposto la preparazione del campo operatorio in vagina. “In tal modo – ha proseguito Pietrabrissa – l’integrità fisica del donatore viene maggiormente rispettata, con tempi di guarigione prevedibilmente ancora più rapidi”.

Questa tecnica è stata utilizzata per la prima volta al mondo circa un anno fa negli Stati Uniti, nel centro medico dell’università Johns Hopkins di Baltimora.

Fiorenza Ciribilli