Calderoli: Rai e manovra anti-crisi

In un’intervista rilasciata a “La Stampa”, il ministro della semplificazione normativa Roberto Calderoli ha parlato della necessità della privatizzazione della tv di stato e in generali dei tagli previsti dall’imminente manovra.
“Se la Rai deve fare servizio pubblico, lo può fare con un canale. E invece di carrozzoni ne abbiamo tre che si cannibalizzano fra di loro. Se a Mediaset ogni rete risponde alle esigenze di una fascia di pubblico, alla Rai ciò non accade. Rai Tre dovrebbe essere un canale a vocazione regionale, invece prevale sempre la programmazione nazionale. Due canali andrebbero privatizzati».”Fosse una società privata, capirei. Ma poiché la Rai è finanziata con i soldi dei cittadini, abbiamo il dovere di intervenire. Il costo del personale è il 33% delle spese, l’emendamento dice che deve scendere al 25%. Non mi pare una richiesta insostenibile“.

Secondo Calderoli la Rai deve riportare il costo del personale a livelli accettabili: “Su questo ha da imparare sia da Mediaset che da Sky. Invece, come leggo dai giornali, l’azienda del servizio pubblico paga gente per non lavorare”.

Riguardo invece i tagli della manovra e le proteste di Formigoni riguardanti i tagli ai trasferimenti Calderoli replica: “Capisco la difficoltà dei governatori. Ma quel che dice Formigoni è una sciocchezza. Tanto prima introdurremo i costi standard, tanto più le Regioni potranno avere il controllo della spesa. Nel frattempo ci devono spiegare perché in Calabria gli invalidi sono il doppio di quelli pugliesi. O perché le Regioni hanno attinto solo al 6% dei fondi europei a disposizione. Capisco il muro del pianto, ma se poi scopriamo che non hanno usato fondi a cui avrebbero potuto attingere…“.

Stefano Bernardi