Goletta Verde 2010: buon vento!

Stop a inquinamento, petrolio, cemento e nucleare. Via libera a rinnovabili, sostenibilità, a un mare pulito e di pace. Sono queste le parole chiave della venticinquesima edizione di “Goletta Verde”, l’iniziativa di Legambiente, portata avanti in giro per i litorali d’Italia a bordo di un’imbarcazione, che punta a tutelare le nostre coste dai rifiuti e dalla devastazione che imperversa nella stagione estiva. Anche per l’edizione 2010 per gli attivisti l’attrezzatura è basilare mentre è più grande il sogno che portano avanti: strumenti tecnici ed utili, abiti sportivi e libri sul mare per cercare di liberare le nostre acque e le nostre coste dall’inquinamento e dalle illegalità.

Grazie alle battaglie di Goletta Verde Legambiente è riuscita a dare un sostanziale contributo all’abbattimento di vari ecomostri, alla lotta contro la cementificazione selvaggia e le speculazioni. Quest’anno i riflettori sono puntati sui rischi, regione per regione, delle estrazioni petrolifere in mare. Ogni attracco, inoltre, sarà occasione per ribadire un deciso NO da parte dell’associazione ambientalista al ritorno del nucleare nel nostro Paese con tante iniziative dedicate. Sono ben 50.000 le miglia di navigazione che gli attivisti hanno alle spalle in cui hanno scoperto e denunciato tante situazioni a rischio, valorizzato gli esempi di una buona gestione delle coste, il turismo sostenibile e il ruolo fondamentale delle aree marine protette per la conservazione della biodiversità.

“Fin’ora Goletta Verde – commenta Legambiente – ha analizzato ben 10.000 campioni di acqua marina e denuciato tutte le situazioni a rischio che ha incontrato nel corso dei suoi viaggi, dall’inquinamento alle foci dei fiumi agli scarichi abusivi. La nuova direttiva europea sulla balneazione recepita dall’Italia renderà molto più permissivi i canoni che determinano la balneabilità. Questo passo indietro si aggiunge a un deficit storico dell’Italia in tema di depurazione delle acque reflue: oggi si scaricano ancora in mare, nei laghi e nei fiumi, il 30% delle acque di fogna senza depurarli, equivalenti ai liquami di ben 18 milioni di italiani”.

di Roberto D’Amico