Enrico Letta, vicesegretario del Partito Democratico ha dichiarato l’intenzione e la necessità di un dialogo con la Lega Nord. “Il dialogo con la Lega va fatto, ce lo chiedono i nostri elettori. Ma sarebbe sbagliato adottare le ricette leghiste: dobbiamo proporre le nostre, affrontando problemi che al Nord, oggettivamente, esistono”. L’occasione si è presentata durante il Nord Camp, manifestazione da lui organizzata a Pacengo di Lazise dov’erano presenti anche Carlo De Benedetti, Vasco Errani, Massimo Cacciari, Tito Boeri e il ministro dell’Interno membri del Comitato nazionale.
Secondo il ministro “le proposte di Letta e del Pd sulla manovra economica e sul federalismo possono essere un contributo importante da parte di coloro che non hanno atteggiamento pregiudizialmente negativo, quelli che dicono sempre di no perché il governo Berlusconi è male assoluto. Spero – ha aggiunto Maroni – che chi ha interesse invece al merito delle cose faccia proposte serie, e l’impegno che possiamo prendere è che tutte le proposte ragionevoli che vanno nella direzione giusta verranno considerate e verranno anche accolte. Se c’è uno sforzo per migliorare le cose, va nell’interesse di tutti: perché è interesse di tutti, ad esempio, che i sindaci possano governare meglio, che possano avere le risorse necessarie. Perché oggi sono magari sindaci del PD ma domani potrebbero essere della Lega, ma sono sempre sindaci di tutti, no? Questa manovra si interseca con discussione col federalismo, e bisogna far si che sia coerente coi princìpi del federalismo. C’è chi dubita che lo sia. E noi siamo disponibili a migliorarla in Parlamento. Tenendo fermo il saldo finale, perchè quei 24,9 miliardi servono a non fare la fine della Grecia, le modifiche possano portarla ad essere manovra federalista”.
Letta ha aperto anche sull’immigrazione: “Noi diciamo che dalla corretta integrazione degli immigrati regolari ci può essere un grande beneficio per il paese. Ma quello della distinzione tra immigrazione regolare e non, e quello del contrasto all’immigrazione clandestina sono temi su cui noi dobbiamo fare dei passi avanti”.
La sinistra cerca di fare amicizia con chi gli ha portato via molti elettori, ma il problema reale è un problema di identità, un elemento che il Partito Democratico stenta ancora a mostrare.
Stefano Bernardi