Mastoplastica additiva, le regole da seguire

Non ci credereste ma la plastica al seno è oggi l’intervento di chirurgia estetica chirurgia estetico più praticato in Italia. Le ragioni per rifarsi il seno sono moltissime e cambiano da una donna all’altra: ragioni fisiche, psicologiche o estetiche… Però occhio! Non si torna facilmente indietro: meglio quindi essere convinte al 100%!  Breve panoramica dei pro e i contro di unintervento al seno.

 
Cos’è la mastoplastica additiva?
La mastoplastica additiva é un intervento di chirurgia estetica o ricostruttiva a scopo di aumentare il giro e il volume del seno. E’ possibile effettuarla sia in anestesia locale che totale e consiste nell’inserimento di una protesi riempita di gel  di silicone o di soluzione fisiologica sotto il muscolo pettorale. Questa protesi permette di aumentare il volume del seno di almeno una taglia e ha una durata minima di una decina d’anni.
 
In quali casi si sconsiglia l’intervento?
E’ importante ricordarsi che rifarsi il seno non è un gesto da sottovalutare: qualsiasi trasformazione dell’aspetto fisico ha conseguenze psicologiche sulla persona che la subisce. Secondo uno studio condotto dalla rivista americana di epidemiologia, il rischio di suicidio nelle donne che si sono sottoposte ad una mastoplastica additiva per ragioni estetiche è 3 volte più elevata: una decisione, quindi, da non prendere alla leggera!
 
In alcuni casi è quindi vivamente sconsigliato ricorrere all’intervento:
Fragilità psicologica: depressione, squilibri alimentari, automutilazione. E’ inutile cambiare il proprio aspetto fisico per rafforzare la propria autostima, sarebbe come nascondersi dietro un dito. Se il problema é principalmente di natura psicologica, soltanto una psicoterapia si rivelerà efficace e se dopo la terapia hai ancora voglia di farti aumentare il seno, sarai ancora in tempo per pensare ad un intervento.
Realizzare un desiderio altrui: i giudizi maschili ti fanno venire i complessi,  il tuo partner ti ha detto chiaramente che gli piacerebbe che il tuo seno fosse più grande? Sono motivi che possono intaccare la tua autostima e spingerti a prendere in considerazione una plastica al seno. Attenzione! È importante essere in grado di distinguere il proprio desiderio da quello altrui perché, dopo l’intervento, sarà troppo tardi per chiedersi “era davvero quel che volevo?”
Età limite: a causa dei rischi legati all’anestesia, praticare questo tipo di intervento dopo i 50 anni è vivamente sconsigliato
 
In quali casi ricorrere all’intervento?
I motivi per rifarsi il seno cambiano da una donna all’altra:
Motivi estetici: correggere un cedimento o una diminuzione del volume del seno dopo una gravidanza o un forte dimagrimento, armonizzare seni di dimensioni ineguali, migliorare l’aspetto e il volume di un seno piccolissimo.
Motivi di ricostruzione: dopo un’amputazione chirurgica dovuta, per esempio, ad un tumore.
I prerequisiti indispensabili? Essere in buona salute, sia fisica che psicologica, ed essere realista: tieni ben presente che una volta rifatti, i tuoi seni non saranno perfetti! L’intervento non ti cambierà la vita, ma può aiutarti a superare i tuoi complessi e a vivere meglio la tua femminilità.
 
Prima di fare il grande passo:
Prima di farsi inserire delle protesi mammarie, è importante scegliere bene il proprio chirurgo: deve essere in grado di approvare (o rifiutare) la tua decisione ed di rassicurarti rispondendo a tutte le tue domande, anche minime: come si svolge l’intervento? Che anestesia scegliere? Come sarà la convalescenza? Quali sono i rischi post-operatori? Che risultati aspettarsi considerata la tua morfologia e l’elasticità della tua pelle?
 
Dopo il primo appuntamento, avrai a disposizione un periodo di riflessione: durante questo lasso di tempo, non esitare a contattare il tuo chirurgo per venire a capo di eventuali dubbi.
 
Lo stato d’animo nel giorno fatidico? Devi andarci convinta, senza esitare: stress e nervosismo possono infatti causare delle complicazioni durante l’intervento.
Chiara Pannullo