In questi ultimi mesi si è parlato molto di abusi sessuali sia all’interno della Chiesa cattolica, sia in istituzioni laiche. Ormai è incessante il flusso di denunce di abuso di adolescenti e bambini, per lo più maschi, da parte di preti cattolici. Gli abusi avvengono ormai nelle chiese, nei collegi, nelle sagrestie. Per fortuna sta venendo giù il muro di silenzio che la Chiesa aveva innalzato. Le vittime fino ad ora avevano mantenuto il silenzio per la paura, per la vergogna, per la sofferenza causata dal trauma, e soprattutto per l’incredulità che tale rivelazione potesse suscitare. I media negli ultimi tempi hanno ben lavorato, aiutando le vittime a vincere l’omertà e a parlare.
E’ di oggi la notizia dell’ennesimo caso di presunte molestie sessuali. Protagonisti quattro anziani sacerdoti salentini, sospesi dalla diocesi Nardò-Gallipoli. E’ la “Gazzetta del Mezzogiorno” a dare la notizia. In essa si legge che “non si parlerebbe di pedofilia ma di episodi di molestie e del venir meno dell’obbligo di castità da parte dei quattro sacerdoti”.
I particolari rivelano che uno dei quattro sacerdoti sarebbe implicato in una faccenda più ampia. Una donna avrebbe confessato a monsignor Domenico Coliandro, vescovo della diocesi, di essere stata la sua amante,e di aver avuto rapporti sessuali con il sacerdote. La confessione sarebbe scaturita dalla gelosia della donna venuta a conoscenza di altre frequentazioni femminili da parte del parroco, che si è anche autosospeso.
Sempre nella curia di Nardò starebbe tornando alla ribalta l’accusa di pedofilia di cui si parla da diversi anni nei confronti di un altro prelato verso il quale, però, sino ad oggi non sono stati presi provvedimenti. Su quest’ultimo caso non risulta “alcuna denuncia ufficiale”.
I rappresentanti del Vaticano e i politici vicini alla Chiesa hanno cercato di utilizzare rapporti che coinvolgono altre istituzioni per distogliere l’attenzione dalla scala di abusi che ha avuto luogo all’interno della Chiesa cattolica. In particolare, in Germania, i casi di maltrattamenti nella scuola Odenwald, nota per la sua pedagogia progressista, sono stati citati per sostenere che gli abusi sessuali si sarebbero verificati in qualsiasi tipo di istituzione. Ma è un tema troppo scottante: difficile metterlo a tacere.
Sabrina Ferrante