Inaugurato presso il comune di San Sostene, a Catanzaro, il nuovo parco eolico consentirà il risparmio di circa 100 mila tonnellate annue di anidride carbonica. L’energia prodotta grazie al vento sarà in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 70 mila famiglie.
Un paradiso energetico ed ambientale. Appare così il nuovo parco eolico calabrese costruito dalla Falck Renewables, public company di diritto inglese facente parte del Gruppo Falck. L’area è caratterizzata dalla presenza di 43 turbine in grado di produrre circa 180 GWh all’anno.
Il grande parco è suddiviso in due aree produttive. Il cosiddetto crinale Sud comprende 28 turbine da 1,5 MW fornite dalla General Electric, per un totale di circa 42 megawatt di potenza. Dalla parte opposta è situato il crinale Nord che conta 15 turbine ognuna delle quali in grado di produrre 2,5 MW. Quest’ultime, sono state fornite dalla Nordex e consentiranno di raggiungere una potenza totale pari a 37,5 MW.
”E’ il secondo progetto eolico del Gruppo a entrare in esercizio in Italia – ha affermato Piero Manzoni, Ad della capogruppo Falck spa – e rientra in un fitto programma di sviluppo, finanziamento, costruzione e gestione di parchi eolici, attuato a partire dal 2002, che oggi ci consente di contare su un totale di oltre 400 MW di potenza eolica installata in vari Paesi d’Europa: Italia, Francia, Spagna, Regno Unito (Scozia, Galles) e su un piano di sviluppo che prevede progetti per circa 1.000 MW entro il 2014”.
Ha parlato anche William Heller, Ad di Falck Renewables, soffermandosi sulla sostenibilità a livello ambientale del progetto. ”Si tratta di un’iniziativa – ha detto – che si fonda su un costante dialogo con le comunità locali e un attento rispetto dell’ambiente”. All’inaugurazione del nuovo parco eolico era presente anche il sindaco del comune San Sostene, Luigi Aloisio. L’impianto ha potuto contare su un consistente finanziamento di 150,5 milioni di euro, spesi non soltanto per la costruzione dell’area, ma anche per migliorare la produzione energetica nel rispetto dell’ambiente.
Di Marcello Accanto