
E’ stato chiuso un accordo commerciale fra la – tristemente – nota
British Pertroleum, la
Bp che sta uccidendo il
golfo del Messico (chiedere a
Obama), e la
Libia. Già è lo stesso governo nord africano a confermare la notizia: il colosso petrolifero inglese potrà sfruttare l’ansa del sud mediterraneo, quella che dalla
Libia si affaccia alla nostra Sicilia.
“Al punto in cui siamo non sospendiamo un bel niente, e ci prepariamo a trivellare molto presto” spiega Shokri Ganhem, capo della Compagnia Petrolifera Nazionale libica, “Alcuni dei lavori saranno in acque profonde”. Nessun problema. Sebbene la multinazionale inglese si sia macchiata del disastro al largo della costa atlantica degli Stati Uniti. “So che stanno prendendo precauzioni – aggiunge – : quello che è successo li aiuterà ad imparare dai propri errori“.
A leggere il
Wall Street Journal, i dirigenti
Bp non avrebbero piacere nel rispondere a domande inerenti all’affare: massimo riserbo dunque sulla clausola del contratto che riguarderebbe la ricerca di petrolio in più di cinquantamila chilometri quadrati d’area marina al largo della costa libica. Dunque, qualcosa di più che prospiciente alla
Sicilia orientale. Rassicurazioni arriverebbero da alcuni analisti, secondo cui la
Libia, come gli altri paesi dell’
OPEC, non avrebbe alcuna intenzione di “permettere alla catastrofe nel Golfo del Messico di intaccare i propri piani per lo sviluppo del settore petrolifero”.
Spiega Bill Farren-Price, a.d. di Petroleum Policy Intelligence – agenzia indipendente di consulenza e valutazione in affari petroliferi – come la Libia avrebbe investito così tanto nel settore estrattivo da non potersi permettere di tirarsi indietro, ora che l’obiettivo nel mirino del colonnello sarebbero “almeno 3 milioni di barili al giorno”.
Ma cosa succederebbe, parlando d’ambiente, se la catastrofe atlantica del colosso inglese dovesse ripetersi fra le onde del
Mediterraneo? Ebbene:
Bp dovrebbe pagare un risarcimento solo a
Gheddafi. Già:
Obama è infatti capace di esigere i danni grazie a una concessione costiera accordata dal
Governo americano stesso. Dunque, accadesse adesso, dalle nostre parti, l’unico titolato ad pretendere risarcimenti per danni che avrebbero ripercussioni anche, ovviamente, in
Italia, sarebbe il solo colonnello.
Vincenzo Marino