Texas: dopo 32 anni nel braccio della morte giustiziato “detenuto modello”

Non c’è stata nessuna possibilità di redenzione per David Powell, 59 anni. Dopo un’attesa di ben 32 anni all’interno del braccio della morte in Texas, è arrivato il suo turno. È stato giustiziato con un’iniezione letale martedì scorso nonostante la sua condotta a dir poco impeccabile. La Corte suprema, però, gli ha negato anche l’ultima richiesta di clemenza.

Powell venne arrestato nel 1978 dopo aver ucciso a colpi di mitraglietta un poliziotto, Ralph Ablanedo, che aveva fermato la sua vettura per un controllo. Al momento dell’omicidio, l’uomo era sotto l’effetto della droga. La sua condanna era stata annullata per due volte in appello ma ogni volta ripristinata nei successivi processi.

Nella lunga attesa Powell era divenuto un detenuto modello come hanno testimoniato diverse guardie carcerarie. Non perdeva occasione di aiutare gli altri detenuti ed aveva manifestato un profondo pentimento per quel gesto irragionevole fatto 32 anni prima. Anche Amnesty International aveva preso a cuore il suo caso.

L’organizzazione internazionale per i diritti umani, infatti, si è battuta a lungo per ottenere la commutazione della condanna a morte in ergastolo. Ha anche diffuso un documento che raccoglie le numerose testimonianze di guardie carcerarie, di altri detenuti, di uno psicoterapeuta: tutti concordano che l’uomo, in tutti quegli anni, si era trasformato in uno degli elementi portanti del braccio della morte del carcere texano.

David Powell è la 460esima persona giustiziata in Texas negli ultimi 30 anni e il 28esimo prigioniero ad essere ucciso nelle carceri americane dall’inizio dell’anno.  I 32 anni di attesa del boia sono un primato per il Texas. Due anni fa in Georgia era stato messo a morte un detenuto 33 dopo la condanna.

Rosa Ricchiuti