Non c’è crisi per Internet, contenuti digitali crescono dell’8,8%

Secondo il rapporto e-Content 2010 di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, la crisi non ha influito sulla crescita di Internet. Nel 2009, si legge nell’indagine, i contenuti digitali, ovvero la produzione e fruizione online di news, cultura, video, film, musica, intrattenimento, pubblicità, sono cresciuti dell’8,8% raggiungendo i 5.823 milioni di euro, contro un calo del Pil del 5%. Sempre in base a quanto affermato nel rapporto, nel prossimo biennio il settore crescerà del 12% annuo.

Nel 2009, afferma ancora lo studio, con 10 milioni di famiglie connesse a banda larga su rete fissa, oltre 9 milioni di navigatori usuali su banda larga mobile, 30 milioni di dispositivi per la navigazione da mobile, 18,7 milioni di famiglie dotate di un ricevitore Tv digitale, i contenuti digitali in Italia possano ormai contare su una base tecnologica di massa e un’audience che si sta rapidamente ampliando con il coinvolgimento di fasce di popolazione rimaste finora ai margini.

Si rileva, invece, “una scarsa attenzione dello Stato” sui contenuti pubblici digitali, che, infatti, risultano abbastanza arretrati. Da Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici comunicano che con una contrazione dello 17,8%, gli investimenti pubblici in contenuti digitali l’anno scorso non hanno superato i 50 milioni di euro.

Nel rapporto vengono, inoltre, illustrati i miglioramenti dell’offerta digitale: la pubblicità digitale è cresciuta del 5% a 1,1 miliardi di euro, a fronte di una flessione del mercato pubblicitario nel suo complesso del 12,5%. I contenuti a pagamento hanno registrato un incremento del 10,2% a oltre 4,65 miliardi e rappresentano oltre l’80% del mercato, grazie in particolare ai comparti video (+6,2%) e giochi on-line (+88%). Positivo anche l’andamento del settore musica (+33% grazie al grande successo del principale canale di vendita di musica on-line iTunes).

Non mancano, comunque, andamenti negativi: Settori News (-2,7%) e Contenuti Mobile (-15,2%, per effetto della contrazione dei ricavi legati a ‘Loghi e suonerie’, che tradizionalmente rappresentano la parte più consistente del comparto).

Dalla lettura del rapporto si evince, infine, che gli italiani online sono cresciuti del 14,2% a quota 33 milioni e che sono in crescita i navigatori over 55 (+28%, con punte del 65% per gli over 74). Purtroppo viene messo in luce, ancora una volta, il ritardo del Mezzogiorno: la percentuale di utenti attivi quotidianamente connessi al Sud è appena del 18,4% sul totale della popolazione dell’area, contro il 25% circa che si registra nel Nord-Ovest e il 22% del Nord-Est e del Centro.

Mauro Sedda