E’ già noto quanto la mela sia un frutto prezioso per il nostro benessere, ma una ricerca della “University of Massachusetts-Lowell” (USA), che vedrà prossimamente la pubblicazione sulla rivista scientifica “American Journal of Alzheimer’s Disease and Other Dementias”, ha scoperto che il frutto trasformato in succo, si rivela utile per contrastare gli stati d’ansia, agitazione e delirio dei malati di Alzheimer.
La mela a ragione è il soggetto del detto popolare che vuole lontano il medico, poiché molte sono le sue proprietà: grazie alla presenza di vitamina B1 è utile a combattere inappetenza, stanchezza e nervosismo, la B2 invece facilita la digestione, protegge le mucose della bocca e dell’intestino e rinforza capelli e unghie, è ben tollerata dai diabetici, mantiene bassa la glicemia, consumate regolarmente, le mele sono in grado di abbasssare il livello del colesterolo cattivo e di aumentare quello buono.
Vari studi hanno sottolineato il loro potere contro l’asma, la loro capacità di prevenire colesterolo, cardiopatie ed ictus, inoltre la sua buccia ha proprietà antitumorali. Ora si può affermare la sua efficacia anche contro i sintomi dell’alzheimer.
Lo studio condotto dai ricercatori americani è partito da due considerazioni principali, la prima “L’impatto statisticamente significativo del succo di mela sui sintomi comportamentali e psicologici della demenza”, la seconda che le attuali terapie farmacologiche hanno effetti positivi temporanei ed al contrario effetti collaterali molto gravi.
Ad alcuni pazienti affetti da Alzheimer i medici hanno proposto di bere due bicchieri di succo di mela al giorno per trenta giorni.
Sebbene, alla fine dell’esperimento, i test del Demential Rating Scale, abbiano mostrato come l’abilità dei malati fosse rimasta invariata, i loro livelli di ansia, agitazione e delirio, avevano subito un miglioramento del 27 per cento.
Alla luce di tali risultati, i ricercatori sono convinti della validità del succo di mela come alternativa alle cure tradizionali.
Giulia Di Trinca