Cinema: A-team con troppa azione

E’ in sala da una settimana in tutta America ed è già il boom. Si parla di A-Team, la nuova e tanto attesa pellicola di Joe Carnahan (con la presenza di Liam Neeson, Bradley Cooper e la bella Jessica Biel), ispirato dall’omonima serie tv famosissima nei lontani anni ’80 che ora – dopo appena 7 giorni di uscita – si trova ad affrontare i primi problemi e molte critiche.

Troppi inseguimenti, spari, fughe, morti improvvise e colpi di scena. Per chi cercasse un botto di adrenalina istantanea si può dire di trovarsi nel posto giusto al momento giusto.

Infatti il film si articola in scene dedite più alle armi e agli scoppi veri e propri di adrenalina piuttosto che al cosiddetto “fattore umano”: le esplosioni e tutti i “fuggi fuggi generale” impediscono perciò al pubblico di conoscere e simpatizzare con i protagonisti, capendone i lati aggressivi, le debolezze e comprendendolo nei suoi problemi esistenziali, tanto quindi da far sembrare questo spunto cinematografico un nuovo videogioco silenzioso a causa dei pochissimi dialoghi scambiati tra i personaggi: “Volevamo essere rispettosi del telefilm per le generazioni di appassionati che ci sono cresciuti, ma volevamo anche portare l’A-Team nel ventunesimo secolo”.

La trama è alquanto basilare e già vista: ci sono quattro magnifici membri di una squadra speciale dell’esercito americano che cerca di combattere dei misteriosi traditori per avere la giustizia contro i cattivi e riabilitare il proprio nome.

“Jessica (Biel) è acuta, astuta, intuitiva e notoriamente divertente, sexy e intelligente. Tutte doti che il personaggio di Sosa doveva possedere”, infatti l’attrice interpreta il ruolo di un capitano, Charissa Sosa, impegnata a seguire i quattro per un crimine mai avvenuto.

Nonostante tutto il film ci sia molta leggerezza di rappresentazione e poco intreccio, l’opera si rivela divertimento assicurato per gli amanti di questo genere d’avventura.

Valentina Princic