Italia, Spagna, Portogallo e Grecia che hanno dato il via nell’ambito del Programma Med finanziato dalla Commissione europea, al progetto ZeroCO2, per la creazione di piccoli comuni a zero emissioni. Un’iniziativa per ridurre le emissioni di anidride carbonica e contrastare i cambiamenti climatici che punta a ribadire quanto sia meglio partire dal basso o, nello specifico, dal piccolo. Protagonisti del progetto sono infatti i piccoli comuni delle nazioni sopra citate: capofila per l’Italia è la Provincia di Massa Carrara con i comuni di Bagnone, Comano e Fivizzano. I comuni della Grecia invece sono Paros, Sifnos e Hermoupolis, della Spagna l’Alcúdia e Montortal mentre del Portogallo, Marvão, Fronteira, Gavião, Alter do Chão, Avis e Nisa. Per l’Italia i partner sono Legambiente e Kyoto Club Service.
Il progettò avrà una durata di due anni e il suo obiettivo sarà quello di sviluppare una collaborazione tra Enti locali, Agenzie per l’energia e partner privati (ESCO- Energy Service Company) capace di realizzare un “Sustainable Energy Action Plan”, ovvero un piano energetico a zero emissioni e a costo zero per i piccoli comuni europei.
“Gli enti locali e i singoli cittadini – ha dichiarato il responsabile energia di Legambiente Edoardo Zanchini – svolgono un ruolo chiave per la diminuzione dei gas serra perché incidono direttamente nelle scelte energetiche dei territori e possono fare la differenza in termini di risparmio energetico, efficienza e sviluppo delle fonti rinnovabili. I piccoli comuni, poi, sono sempre più spesso i laboratori ideali per sviluppare pratiche virtuose in campo energetico ma è fondamentale che abbiano fondi per fare interventi mirati nel campo dell’efficienza energetica e affinare le competenze utili a supportare tecnicamente le azioni di riduzione delle emissioni e di sviluppo delle fonti pulite. La formula di questo progetto che coinvolge le Esco – ha concluso Zanchini – è vincente proprio perché risolve il problema del reperimento delle risorse per gli investimenti“.
Parte integrante del progetto anche una campagna di sensibilizzazione presso i cittadini e i decisori politici locali per promuovere una maggiore efficienza energetica, la cultura dell’acquisto energeticamente consapevole ma anche lo sviluppo delle fonti pulite e la green economy.
di Roberto D’Amico