Dopo l’annulamento ed il rinvio della prima de “L’oro del Reno” di Wagner, che doveva tenersi il 13 maggio 2010, a causa dello sciopero contro il decreto legge sulle fondazioni liriche e sinfoniche, continuano le proteste dei dipendenti e dei lavoratori del teatro.
I sindacati sostengono che il decreto, firmato dal presidente Giorgio Napolitano e in attesa di approvazione entro il 22 giugno, sia illegitimo e incostituzionale, e si scagliano in particolare contro la norma del decreto Bondi che prevede la decurtazione del trattamento economico integrativo in caso di mancata firma del contratto entro un anno e il divieto di assunzioni a tempo indeterminato fino al 31 dicembre 2012.
I musicisti della Filarmonica hanno stabilito che nei prossimi concerti suoneranno senza percepire compensi, devolvondoli in opere benefiche scelte dal consiglio di amministrazione della stessa Filarmonica. In una nota ricordano che la Filarmonica “non ha una controparte contro la quale astenersi dal lavoro, ma è attivamente sostenuta da oltre mille abbonati che contribuiscono ben oltre il costo dell’abbonamento e che non possono essere l’obiettivo della protesta: gli scioperi si possono fare contro chi taglia i fondi alla cultura, ma non contro chi contribuisce con generosità”.
Il ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi, ha dichiarato che il provvedimento è considerato dal governo un primo passo per «riordinare l’intero settore prevedendo la razionalizzazione dell’organizzazione e del funzionamento delle fondazioni liriche, l’incentivazione dell’apporto di capitali privati e la possibilità di riconoscere diversi gradi di autonomia delle fondazioni».
Nel mese di giugno è stata portata avanti l’iniziativa delle prove aperte al pubblico, e per la prova antegenerale dell’opera “Faust” di Charles Gounod, tenutasi martedì 15 giugno, sono stati messi a disposizione 1570 biglietti gratuiti, ritirabili alla biglietteria serale del teatro. Venerdì sera alla prima dello spettacolo l’orchestra ed il coro si sono presentati in abiti borghesi, annunciando uno sciopero per la seconda di questo lunedì, non senza dissensi e contestazioni.
I componenti del coro in particolare si sono presentati in scena con felpe e magliette gialle con appesa la coccarda gialla di “portatori sani di cultura”, che gli scaligeri avevano già indossato nelle precedenti prove aperte e manifestazioni di protesta.
Alice Ughi