Iran: una candela per Neda e Neda

Neda Agha-Soltan e Neda Soltani

13 giugno 2009: il presidente uscente Mahmud Ahmadinejad viene rieletto per promulgare la sua carica come leader della Repubblica islamica dell’Iran. Il potere decise così, e tramite brogli elettorali, ufficialmente non confermati, l’Iran continua con il suo regime.

20 giugno 2009: in seguito a rivolte dei cittadini nelle piazze di tutto il Paese, dovute alla rielezione di Ahmadinejad, muore Neda Agha-Soltan colpita da una pallottola in pieno volto, sparata da un poliziotto del regime; succedeva alle 18.10.

Il filmato dell’assassinio della giovane 19enne girò per molti network, in tutto il mondo, facendo crescere il sentimento verso la ragazza, che venne innalzata a simbolo nella rivolta contro il regime islamico, simbolo dell’Onda Verde.

Però, a fare il giro del mondo, oltre al video dove non si distingue bene il volto della ragazza e di cui non si conosce ancora il cognome, c’è un’altra ragazza che, per sua sfortuna viene legata a Neda.

Si pensa che si conosca il profilo di Facebook di Neda, uccisa quel giorno, invece si incappa nel profilo di un’altra Neda, simile nel cognome, Neda Soltani.

Studentessa di letteratura inglese appassionata di Joseph Conrad è costretta a fuggire dal suo Paese e a chiedere asilo politico in Germania, dove insegnerà. I network che avevano pubblicato la foto si scusarono dell’errore, ma la Soltani aveva finto la sua carriera e la sua vita di studentessa.

Confermare a tutti che lei era ancora viva, non servì a niente; ricevette messaggi minatori e la sua immagine venne usata come manifesto, sia positivo che negativo.

Ad un anno di distanza, Neda Agha-Soltan e Neda Soltani condividono la stessa immagine, martire per la libertà, ma abbracciano un diverso destino, l’una deceduta uccisa dal regime islamico e l’altra costretta a cambiare la sua vita per colpa di giornalisti poco zelanti.

20 giugno 2010, ore 18.10: la ragazza uccisa quel giorno viene commemorata dalla famiglie iraniane, a distanza di un anno, per tenere calda quella speranza che significherebbe ancora lotta per la libertà di un popolo ancora sotto il regime islamico di Ahmadinejad.

10 giugno 2010: Mirhossein Moussavi e Mehdi Karroubi, capi dell’opposizione, avevano rivolto un messaggio per evitare manifestazioni in vista della commemorazione, certi che il Governo non ci avrebbe pensato due volte a ricominciare una strage contro chi avrebbe messo in discussione il loro potere.

Una candela dunque è stata accesa per Neda Agha-Soltan, uccisa il 20 giugno 2009 alle 18.10, accesa da tutti coloro che sperano ancora nella detronizzazione del regime. Una candela immaginaria anche per Neda Soltani, vittima dei media e della fretta di raccontare.

di Andrea Bandolin