Produzione e consumi folli: a rischio la salute del Pianeta

Per produrre un qualsiasi tipo di bene occorrono determinate risorse. Il pomodoro che troviamo al supermercato è stato prodotto utilizzando una risorsa importante come l’acqua. La bistecca di manzo ha un prezzo in termini ambientali, visto che l’animale, prima di essere macellato, ha bisogno di alimenti. La produzione agricola e di cibo, con i consumi folli tipici di una società capitalista come quella occidentale, stanno prosciugando le risorse del pianeta, innescando conseguenze tragiche per quanto riguarda la salute della Terra.

A dirlo è un rapporto realizzato dall’Onu. Il documento sottolinea come gli attuali ritmi di produzione e consumo stiano di fatto prosciugando le risorse di acqua dolce, compromettendo la sopravvivenza di alcuni ecosistemi come le foreste, intensificando malattie ed inquinamento. ”Separare la crescita dal degrado ambientale – ha affermato Achim Steiner, direttore esecutivo del Programma Onu per l’ Ambiente (Unep) – rappresenta la sfida numero uno che affrontano i governi in un mondo dove cresce il numero di persone, profitti, consumi, mentre rimane la questione della diminuzione della povertà”.

Se si guardano i numeri risulta chiaro come la salute del Pianeta sia messa in pericolo dal nostro eccessivo benessere. La produzione agricola prosciuga il 70% delle risorse di acqua dolce e il 38% delle terre utilizzate. La produzione di cibo causa il 19% delle emissioni di gas serra e il 60% dell’ inquinamento da fosforo e azoto, oltre ad un 30% dell’inquinamento nocivo in Europa. Per cercare di ridurre l’impatto che l’uomo ha sull’ambiente vi è un’unica strada da seguire: cambiare radicalmente la nostra alimentazione riducendo considerevolmente il consumo di carne. Dovremmo inoltre cercare il più possibile di seguire i ritmi naturali ed ambientali abituandoci a mangiare le verdure di stagione, senza preoccuparci della mancanza del pomodoro durante i mesi invernali. Questo significa sovvertire completamente la mentalità capitalistica che guida il mondo occidentale. Si tratta di una missione quasi impossibile.

Di Marcello Accanto