Johannes Tsoumas, uno tra i più famosi e celebri pittori ellenici contemporanei, si è espresso in rapporto a quella che è l’arte in periodo di crisi spiegando come i problemi che si sono risversati in Grecia non sono soltanto di natura economica: il problema di fondo è che il Paese attraversa uno dei momenti più forti di abbandono culturale. Quello che il pittore però spera dentro di sè è che questo particolare momento storico-sociale si dimostri poi in grado di attivare e risvegliare quelle che sono le capacità creative e di ispirare un nuovo Rinascimento non soltanto delle arti, ma anche della società nel suo complesso.
Il famoso pittore, che metterà in mostra i suoi dipinti dal 15 al 30 luglio a Idra, nella sala dedicata a Melina Mercouri che è stata una cantante oltre che attrice e ministro della cultura, ha spiegato come un artista rispecchi nel suo lavoro la realtà che lo circonda tramite le emozioni da lui provate oltre che con il proprio senso critico. L’esposizione proporrà qualcosa come trenta tele che rappresentano stupende nature morte, uccelli che si apprestano a spiccare il volo, parti del giorno e delle stagioni, scene appartenenti all’antichità classica ed anche notizie del mondo rappresentate da vecchi giornali coperti di fiori secchi e con spine.
La mostra permette quindi di passare dall’ottimismo alla tristezza, dalla felicità alla sensazione di pace e sobrietà: e quindi quello che si prova guardando queste opere sono emozioni diverse e contrastanti in divenire, proprie di quello che è lo stupendo teatro della vita; Tsoumas rifiuta infatti di adottare ogni tipo di compromesso nel suo guardarsi dietro a quella che è la grande tradizione del passato, pur tentando di sopportare il presente. Per il pittore difatti l’arte antica della Grecia,come spesso mette in evidenza, è una specie di “faro” non solo per lui stesso ma per il cambiamento e miglioramento graduale dell’intero Paese.
Rossella Lalli