Si stanno muovendo furiose critiche dalla fondazione Anna Frank: il motivo della critica a causa del romanzo di una scrittrice britannica, nel quale si narra della relazione sessuale nel nascondiglio sotto il tetto della casa di Amsterdam della giovane ebrea. Una portavoce della fondazione di Amsterdam ha detto che “ Questo è di cattivo gusto, mancano persino le parole”,è così che si è reagito alla presentazione del libro ‘Annexed’ della scrittrice britannica di origine asiatica Sharon Dogar.
L’autrice, alla presentazione del libro, descrive una relazione sessuale tra Anna Frank e Peter van Pels, di quasi tre anni più grande di lei. Le famiglia di Anna e Van Pels vivevano nel nascondiglio nella parte posteriore della casa a Prisengracht 263, dove gli otto giudei si erano rifugiati dall’estate del 1942 fino al loro arresto da parte dei nazisti il 4 agosto del 1944. Anna è morta, quindicenne nel 1945 nel campo di concentramento Bergen-Belsen.
Per il suo romanzo la Dogar è ricorsa al celeberrimo diario personale di Anna: La portavoce della fondazione ha osservato che nella pagine del suo diario più intimo la giovane racconta che si era innamorata di Peter, ma non c’è nessun indizio su una presunta relazione sessuale, “È un diario puro, pulito ed è a cuore aperto”. Anche l’unico nipote di Anna Frank ancora vivente, Buddy Elias, ha criticato il romanzo, che sarà pubblicato dalla casa editrice britannica Andersen Press. E al giornale londinese ‘Sunday Times’ ha affermato “Anna non era come la ragazza che si descrive i in quel libro. E penso che il suo destino terribile non dovrebbe essere utilizzato per una storia romanzesca”.
In accordo con la casa editrice, il romanzo ‘Annexed’ racconta anche il destino di Peter van Pels nel campo di concentramento di Auschwitz. Delle otto persone nascoste nella casa di Prisengracht è sopravvissuto solo il padre di Anna, Otto Frank, che in seguito ha fatto pubblicare gli scritti della figlia, l’universalmente conosciuto ‘diario di Anna Frank’. (Maria Luisa L. Fortuna)