Pubblicità sulle targhe automobilistiche. La proposta arriva dalla California

In un periodo di crisi per l’economia mondiale, tutti cercano di inventare qualcosa per combattere questo momento buio. Ma se una proposta, diciamo un pò stravagante, arriva da un senatore democratico di Los Angeles, Curran D. Price, si può pensare inizialmente a uno scherzo. “Chi non si stanca a guardare, bloccato nel traffico, la targa dell’automobile davanti?”
Partendo da questo presupposto, il senatore ha avuto un’idea insolita: trasformare le targhe automobilistiche in cartelloni pubblicitari. La proposta è quella di permettere agli automobilisti di adottare targhe digitali la cui immagine cambi ogni volta che il veicolo sta fermo per più di 4 secondi o quando procede in traffico a passo d’uomo (si suppone qui a velocità inferiori ai 5 chilometri orari). Una volta ferma, la targa della macchina si trasformerebbe in una locandina pubblicitaria, una sorta di poster elettronico.
La motorizzazione prevede di presentare uno studio di fattibilità al Congresso entro il 2013, ma in realtà sono già molti i convinti che la misura possa essere adottata senza problemi a partire addirittura dal prossimo anno. I motivi sono due: le targhe digitali dovrebbero cominciare ad arrivare presto sul mercato se si pensa che la Smart Plate di San Francisco ne ha già un modello in lavorazione, ma soprattutto perché i deputati sono ansiosi di chiudere la voragine di 19 miliardi di dollari di passivo apertasi nei conti della California dall’inizio della crisi e vogliono sfruttare le risorse creative che posseggono.
L’iniziativa di legge prevede che il nuovo canale pubblicitario debba essere gestito dalla motorizzazione e che le aziende che vogliono usarlo dovranno mettersi in contatto diretto con l’agenzia californiana. Ma non è tutto. Secondo il senatore Price, le targhe potrebbero svolgere anche una funzione sociale allertando la popolazione in caso di rapimento di un minore, un attacco terroristico oppure più semplicemente dando informazioni sul traffico.

Daniela Ciranni