Eurispes e Telefono Azzurro: i figli costano troppo alle famiglie italiane

In occasione del ventennale della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, Eurispes e Telefono Azzurro hanno presentato questa mattina a Roma i dati contenuti nella ricerca “Bambini e adolescenti in Italia: un quadro degli ultimi 10 anni“. Il dossier rivela che al mese un figlio per ogni famiglia italiana viene a costare, in media, ben 385 euro.

Stando a quanto afferma il rapporto, rispetto al 2007, le coppie senza figli hanno sostenuto una spesa per l’acquisto di beni e servizi mensile di 2.600 euro (in media), che equivale al 13,7% in meno rispetto alla spesa mensile media sostenuta dalle coppie con un figlio (che si aggirava intorno ai 2.957 euro) e a oltre il 22% in meno rispetto alla spesa mensile media sostenuta dalle coppie con due figli (di 3.188 euro) e dalle coppie con tre e più figli (pari a 3.189 euro). Quindi la presenza di un solo figlio, nel 2007, ha prodotto un incremento della spesa mensile media delle famiglie che ammonta a circa 360 euro, mentre l’incremento era più ristretto nelle famiglie con due figli (la cui spesa media mensile è pari a circa 230 euro in più rispetto alla spesa delle coppie con un solo figlio). Invece è del tutto trascurabile l’incremento delle spese nelle famiglie con 3 o più figli.

Se guardiamo ai dati che si riferiscono al 2008, invece, si nota una sostanziale differenza di spesa media mensile tra le famiglie con e quelle senza figli. I dati oscillano da un’addizionale pari a 385 euro per un solo figlio, ai 636 per due o più figli, mentre la spesa è rimasta invariata nelle coppie senza figli.

Le categorie che maggiormente pesano sulla spesa mensile media delle famiglie con figli sono principalmente quella dell’acquisto di prodotti alimentari e di bevande e quella dei trasporti. In sostanza, denunciano Eurispes e Telefono Azzurro, mancano delle politiche di sostegno alle famiglie efficienti, anche perchè quelle attuali risultano essere carenti sul piano economico e sulla programmazione nel medio/lungo termine.

Il confronto, infine, con le altre situazioni europee, evidenzia come il nostro paese (con una spesa complessiva annuale pari a 146 miliardi di euro, che lo porta anche ai primi posti in Europa), risulti, invece, ai più bassi posti in termine di spesa pro capite per trasferimento familiari, con un tasso di crescita annuo pari al 4,6%. In Italia 1 bambino su 4 risulta così a trovarsi a “rischio poverta”: un dato che ci accosta a bulgari e romeni, unici in Europa ad avere percentuali piu’ alte (33-26%), quando la media europea oscilla al 20%.

Augusto D’Amante