
La cocente delusione per l’eliminazione dimostra come l’Italia dimostra la necessità di un cambio generazionale. Zambrotta e Cannavaro punti deboli in difesa, mentre a centrocampo Gattuso non è il mastino che tutti si aspettano. Buona prova di Marchetti, si salvano solo Di Natale e Quagliarella. Nella Slovacchia, Vittek si conferma cecchino, Hamsik gioca bene e Skrtel è uno dei migliori.
ITALIA:
Marchetti voto 6: sicuro nelle uscite e preciso nei rilanci, il portiere azzurro si salva come può contro una difesa che fa acqua da tutte le parti. Si allunga in occasione del vantaggio di Vittek, ma non può nulla. Sul raddoppio si fa sorprendere colpevolmente sul suo palo e sulla terza rete di Kopunek è incolpevolmente scavalcato dal pallone.
Zambrotta voto 5,5: alterna buona corsa in fase difensiva a controlli approssimativi e passeggiate in attacco. Mai incisivo, appare spesso stanco e sulle gambe. Nella ripresa, in seguito all’ingresso di Maggio, si sposta sulla fascia sinistra, tuttavia con i medesimi risultati.
Cannavaro voto 5,5: tiene la baracca, ma le sue 37 primavere si fanno sentire. Prende un’ammonizione per un fallo duro e ingenuamente pochi minuti non si guadagna quasi l’espulsione. Il suo ultimo Mondiale si chiude in maniera grigia, il capitano si arrende senza infamia né lode.
Chiellini voto 5,5: respinge tutti gli attacchi, svetta sempre di testa, ma commette un errore da principiante in occasione del secondo gol di Vittek. Tiene alta la pressione anche in avanti, ma si deve arrendere sotto i colpi dell’attacco slovacco.
Criscito voto 6: prestazione sottotono per il terzino mancino, preciso dietro che però scarsamente supporta le azioni offensive, complice anche l’immobilismo degli attaccanti. (45’ Maggio voto 6: Lippi lo inserisce per garantire maggiore spinta sulle fasce e il terzino lo ripaga con buoni spunti e assist nei primi 20 minuti della ripresa. Poi sparisce e entra in difficoltà, scarsamente servito dai compagni).
Gattuso voto 5: non è il Ringhio che tutti si aspettano, ma a 32 anni è comprensibile. Corre, si batte e sbatte contro tutti gli avversari, ma la sua pressione spesso non è efficace. Il carisma che dimostra nello spogliatoio purtroppo non lo accompagna in campo e il mediano rossonero delude. (45’ Quagliarella voto 7,5: il suo ingresso nella ripresa cambia il volto alla Nazionale. Cross, assist, movimento con e senza palla rappresentano un pericolo costante per la difesa slovacca. Propizia il primo gol azzurro di Di Natale e inventa la seconda rete con un incredibile pallonetto dai 20 metri. È il migliore).
Montolivo voto 6: ordinaria amministrazione in mezzo al campo, supporto opaco in avanti. Non è pimpante come nei due match precedenti, complice forse la stanchezza e l’inesperienza. Nessuna delusione, sarà il cardine della prossima Nazionale di Prandelli. (56’ Pirlo voto 6,5: gettato nella mischia come ultima carta, si piazza in mezzo al campo e mette ordine. Con passaggi e diagonali precisi disegna un nuovo fraseggio per l’Italia che dopo il suo ingresso si dimostra più incisiva. Da uno spezzone di partita si evince quanto sia mancato Pirlo a questa Nazionale, la sua presenza sarebbe stata fondamentale).
De Rossi voto 4,5: spento e inconcludente, commette il banale errore che porta al vantaggio slovacco. Cala vistosamente in piglio, corsa e lucidità col passare dei minuti. Scompare dal gioco e dalla manovra, è spesso distratto e lontano miglia dal giocatore grintoso dei primi incontri. È il peggiore dell’Italia, ma solo Lippi non se ne accorge.
Pepe voto 5: corsa e fiato non mancano mai, tuttavia non è semplice mettersi al servizio della squadra. Manca sempre la precisione sui cross e sbaglia clamorosamente al 95’ l’occasione per il 3-3. Erroneamente non si fida del suo sinistro, così ne esce un tiro inguardabile di destro. Ci vuole personalità per vestire la maglia azzurra e Pepe non si è dimostrato all’altezza.
Iaquinta voto 5,5: Lippi lo inserisce nel ruolo di prima punta, ma l’attaccante juventino delude. Non possiede i movimenti giusti, il colpo di testa non è il suo forte e si vede a inizio ripresa. Ottimo il passaggio di tacco a Quagliarella che porterà verso il primo gol italiano, tuttavia poi cala come tutta la squadra.
Di Natale voto 6,5: nel primo tempo si vede poco, i compagni non riescono mai a servirlo in posizione pericolosa e il suo movimento è scarso. Sale in cattedra nella ripresa con passaggi e cross di pregevole fattura, ma al 55’ conclude malamente su assist di Maggio. Sigla il gol del 2-1 a porta sguarnita ed è autore del cross per il gol annullato a Quagliarella. È uno dei pochi a darsi sempre da fare: volitivo.
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SLOVACCHIA:
Mucha voto 6,5: il portiere slovacco è bravo nel primo tempo a uscire e chiudere ogni attacco azzurro. Compie un miracolo su Quagliarella in occasione della prima marcatura italiana e, trovandosi leggermente fuori dai pali, nulla può sulla rete dal bomber napoletano.
Pekarik voto 5,5: è uno scoglio duro e l’Italia fatica a superarlo. Chiude con precisione e tempismo nel primo tempo, ma nella ripresa i cross più pericolosi arrivano dalle sue parti.
Skrtel voto 6,5: salva sulla linea il potenziale pareggio italiano e si erge a baluardo insuperabile della difesa slovacca. Uno dei migliori.
Zabavanik voto 6: Skrtel gli facilita in compito in più occasioni, così si limita a controllare, anche se ha qualche colpa sul gol di Di Natale.
Duriga voto 6: affronta prima Zambrotta e poi Maggio a viso aperto, senza mai tirarsi indietro e respinge tutte le offensive. Se la difesa della Slovacchia regge contro il tridente azzurro è anche merito suo.
Strba voto 6,5: schierato come incontrista, si scaglia su ogni pallone con determinazione. Rimedia un brutto taglio al ginocchio in uno scontro di gioco con Gattuso che tuttavia non lo impensierisce. (86’ Kopunek: gli basta tre minuti per realizzare il gol del 3-1. Si inserisce in una distratta retroguardia italiana e con freddezza batte Marchetti. Implacabile).
Kucka voto 6,5: dai suoi piedi partono tutti i maggiori pericoli per la porta italiana nella prima frazione. Scompare dal gioco nella ripresa, ma è una presenza costante che interrompe la ripartenza delle azioni della squadra di Lippi.
Stoch voto 6: si dimostra in palla e prova anche il tiro, sebbene con scarsi risultati. Spina nel fianco della difesa azzurro.
Hamsik voto 5,5: forse l’emozione si fa sentire e il centrocampista deve pagare dazio. Errore clamoroso a inizio partita su un tiro al volo dall’interno dell’area, si riscatta offrendo presenza e buoni passaggi in avanti. Non sempre lucido, il capitano si risparmia per gli ottavi.
Jendriesek voto 5,5: non sempre supporta a dovere l’unica punta slovacca, viene chiuso efficacemente dai centrocampisti azzurri che non gli danno mai possibilità di manovra. (94’ Petras: sv.)
Vittek voto 8: realizza due gol di pregevole fattura con precisione e fiuto. Ha il merito di portare la Slovacchia agli ottavi. È il migliore e sicuramente verrà eletto eroe nazionale: la Slovacchia è al suo primo Mondiale. (92’ Sestak: sv.).
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Emanuele Ballacci