Droga: importavano ketamina dall’India, 37 anni di carcere

Erano in otto ad essere imputati per il coinvolgimento nel traffico di droga, dall’India all’Italia, che nel maggio del 2009 portò al sequestro di 250 litri di ketamina liquida (di cui erano intrisi vestiti e ‘pashmine’ importate dall’India) e di un kg di ‘charas’, un tipo di hascisc molto pregiato.

Il giudice del tribunale di Bologna Andrea Scarpa li ha condannati tutti, infliggendo una condanna totale a oltre 37 anni di carcere.

La droga sequestrata nel corso dell’operazione avrebbe fruttato sul mercato 2,5 mln. Gli imputati, tutti accusati di detenzione di stupefacenti finalizzata al traffico, avevano chiesto il rito abbreviato.

Stando a quanto emerso dalle indagini, la ketamina (tipo di sostanza stupefacente che registra negli ultimi tempi un forte incremento nei consumi) veniva importata dall’India attraverso pacchi contenenti indumenti intrisi di droga e spediti nel nord Europa, in particolare verso Inghilterra e Germania.

Arrivata in Italia, a Novara era previsto lo stoccaggio, poi la droga si spostava a Bologna. Una volta lavorato, lo stupefacente era destinato al mercato giovanile di rave e discoteche nel Milanese, in Toscana e in Puglia.

Per non destare sospetti, la ketamina veniva spedita a un centro sociale diocesano legato alla Curia di Novara (che era ovviamente all’oscuro di tutto), poi a Bologna, dove due donne erano pronte a smerciarla. Le due furono entrambe arrestate nel maggio del 2009. Una di loro si giustificò inizialmente dicendo che usava gli introiti dello spaccio per mettere da parte un po’ di soldi che sarebbero stati indirizzati all’apertura di una scuola per bambini in Africa.

Raffaele Emiliano