Presentato a Roma dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, l’annuale rapporto “Acque di balneazione 2009” che delinea una sostanziale stabilità dello stato di salute delle nostre acque.
Dal rapporto emerge che il 96% del mare italiano è balneabile. Entrando nel dettaglio, sono da “bollino blu” 4.969 chilometri di costa (sui 5.175 km complessivi controllati e sui 7.375 km di costa italiana). I restanti 224,3 km (9 km in più rispetto all’ultima rilevazione) sono stati invece interdetti temporaneamente al bagno perché inquinati. La Campania si conferma fanalino di coda tra le regioni col “mare blu”, con appena l’81% di costa balneabile. Non a caso va proprio a una provincia campana, vale a dire Caserta, con 28,7 km di costa inquinata e solo il 34 percento di costa balneabile, la maglia nera per lo stato di salute delle acque. Sul versante opposto, ci sono ben 27 province costiere controllate in cui è balneabile il 100 percento della costa, mentre in 35 province la balneabilità è superiore alla media nazionale del 96 percento. Non bene, oltre a Caserta, anche Rovigo, Cosenza, Roma e Napoli. Promosse invece, con il 100 percento di balneabilità delle coste marine tutte le province toscane e dell’Emilia Romagna, quelle sarde e quelle lucane. Bene anche le province di Taranto, Brindisi, Imperia, La Spezia, Ancora, Pesaro e Campobasso, tutte al 100 percento .
Dall’anno prossimo, secondo quanto annunciato dal ministero della Salute, ci sarà un’importante novità, in quanto le acque di balneazione riceveranno le pagelle: non saranno più valutate solo come balneabili o non balneabili, ma secondo le quattro classi di qualità da eccellente a scarsa, così come prescritto dalla nuova direttiva europea. Se le acque risulteranno di qualità scarsa e non verranno presi provvedimenti, sarà dichiarata la non balneabilità.
Entra, inoltre, in funzione il sito www.portaleacque.it, che sarà a pieno regime dal 2011, dove già da ora è possibile controllare lo stato delle acque regione per regione.
La situazione di relativo ottimismo spinge pertanto il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, a dichiarare che “l’Italia è il paese con le coste più controllate, i criteri più stringenti e un’altissima percentuale di fruibilità balneare”. Come si legge infatti nel rapporto, i siti balneabili italiani sono “i più controllati d’Europa, perché da 20 anni sono stati adottati i criteri più restrittivi della direttiva Ue che finora ha disciplinato il settore. Il 90,8 percento dei siti italiani è conforme ai valori guida dei parametri microbiologici contro la media europea dell’89 percento “.
Raffaele Emiliano