Sciopero, Di Pietro: “Siamo tutti operai di Pomigliano”

Antonio Di Pietro

“L’Italia dei Valori ha aderito allo sciopero generale dei lavoratori e sarà presente in tutte le piazze, insieme alla Cgil, per esprimere il forte malcontento verso la manovra ‘lacrime e sangue’ proposta da questo Governo. Io parteciperò al corteo di Napoli dietro allo striscione ‘Siamo tutti operai di Pomigliano'”. Così Antonio Di Pietro, leader dell’IdV, esprime, sul suo blog, la propria solidarietà ai dipendenti dell’azienda Fiat.

Secondo l’ex magistrato italiano, “a Pomigliano si è giocata e si continua a giocare una partita fondamentale per i diritti dei lavoratori. Diritti – aggiunge – messi a rischio anche dalla manovra presentata dal Governo, che noi abbiamo più volte bollato come iniqua, inutile e dannosa. Berlusconi e Tremonti – si legge ancora sul blog di Di Pietro – hanno promosso, infatti, un meccanismo finanziario che penalizza gli italiani onesti, blocca gli stipendi di chi vive con angoscia la quarta settimana del mese e spreme settori già prosciugati dalle precedenti manovre, come quello dell’istruzione e della ricerca”.

Il fondatore del movimento Italia dei Valori definisce, inoltre, la manovra dell’esecutivo “un provvedimento che toglie fondi alla giustizia, già in ginocchio a causa di altre leggi vergogna, quali ad esempio il legittimo impedimento. Allo stesso tempo, – prosegue – lascia invariati tutti gli sprechi, non combatte l’evasione fiscale e deprime i consumi e l’economia”.

Di Pietro sferra poi un deciso attacco al ministro dell’economia, Giulio Tremonti: “in queste settimane delicate, – afferma – rese ancora più difficili dalle pesanti ripercussioni della crisi economica sulla vita quotidiana dei cittadini, il ministro dell’Economia ha trovato il tempo di lasciarsi andare in considerazioni sconclusionate. Alla Berlusconi, per capirci. Tremonti, – spiega Di Pietro – trattando la manovra con i sindacati, si è chiesto cosa avrebbe pensato Karl Marx delle gesta che il Governo sta compiendo. E la risposta è quella odierna: le piazze d’Italia in protesta”.

L’ex pubblico ministero illustra, infine, la ‘contromanovra’ dell’IdV: “abbiamo dato prova a questo esecutivo che è possibile recuperare, in due anni, molto più di 24 miliardi di euro. E’ possibile farlo – osserva – senza vessare ulteriormente i cittadini comuni, gli impiegati da 1.000/1.200 euro al mese, gli insegnanti, i precari, i cassintegrati. E’ possibile recuperare fondi chiedendo il conto agli evasori, qualche sacrificio a chi ha redditi medio-alti e soprattutto eliminando gli sprechi”.

Tutto ciò, secondo Di Pietro, è assolutamente possibile, “ma questo Governo non può perché sta al potere grazie al sostegno delle lobby e delle cricche. Perché – conclude – la forza elettorale del centrodestra nasce e cresce nelle stanze buie degli affaristi e non certo dalla voglia di cambiare e di affrontare i problemi reali del Paese. Aspetto che emerge oggi proprio dalle piazze italiane”.

Mauro Sedda